Yohji Yamamoto: “Il nero è allo stesso tempo modesto e arrogante, pigro e facile, ma misterioso”
Colori accesi e fantasie sono il biglietto da visita di molti stilisti, ma certamente non di Yohji Yamamoto. Il prodigio della moda giapponese è da sempre paladino del black and white, se non addirittura del look total black. Ma che cosa rende così speciali le sue creazioni?
Storia di Yohji Yamamoto dagli inizi della sua carriera
Yamamoto nasce il 3 ottobre 1943 a Tokyo. Si laurea in legge ma invece di fare l’avvocato decide di aiutare la madre nella sua attività di sarta, imparando così a cucire. Nel 1969 si laurea al Bunka Fashion College, e dodici anni dopo debutta a Parigi con la prima collezione.
I primi abiti di Yohji Yamamoto abbattono le barriere di genere: “Voglio creare vestiti da uomo ma per donna”, dice lo stilista, che ama coprire le sue modelle con cappotti oversize e tessuti pesanti.
Qual è il logo di Yohji Yamamoto?
Molto semplicemente, il logo di riconoscimento dello stilista è la sua iniziale, la Y. Questa lettera appare nel nome delle sue tante linee: S’yte, GroundY, Y’s e yspiG (Gipsy al contrario).
Nella terza citata figura eccezionalmente il blu elettrico, ma è solo un accenno di colore in una palette dominata da bianco, nero e al massimo grigio. Una combinazione cromatica che ha trionfato in particolare alla Paris Fashion Week 2016.
Gli accessori: occhiali e scarpe Yohji Yamamoto
Nel corso della sua carriera Yamamoto ha collaborato con vari marchi, realizzando per esempio le Adidas Y-3. Gli occhiali Yohji Yamamoto sono un altro esempio del concept dello stilista, con forme tendenzialmente tonde e montature scure e sinuose.
Possono costare anche più di 300 euro, mentre su siti web come Vestiaire Collective potete trovarli anche a metà prezzo.
Fonte foto: https://www.instagram.com/yohjiyamamotoofficial/