Stefano Orfei si abbandona al pianto: cinque mesi fa moriva sua madre Moira e nella solitudine della Playa Soledad trascorre un giorno straziante
Stefano Orfei si trova, da solo, sulla Playa Soledad, che abiterà fino a domani (e forse anche oltre). Per il naufrago non sono momenti facili e il concorrente dell’Isola dei Famosi 2016 ha ceduto al pianto e alla tristezza nel ricordare un evento molto triste: esattamente cinque mesi fa moriva sua madre, la celeberrima Moira Orfei. Stefano non può che cedere alla malinconia e alla tristezza di questa dura perdita e si lascia andare alle lacrime e ai pensieri dei momenti trascorsi insieme. Un pianto liberatore che, oltre a questo grande dolore, contiene anche le difficoltà che il naufrago continua a sull’isola.
Sulla Playa Soledad Stefano soffre la fame e la solitudine
Per Stefano Nones Orfei, queste non sono giornate facili. Solo, sulla Playa Soledad, il naufrago soffre la fame e la sete.
Tuttavia, Stefano, conserva ancora molte energie per le attività di sopravvivenza, come la pesca. A pesare più di tutto sul naufrago è sopratutto la solitudine.
Inizialmente, si era creduto che ad accompagnare Stefano sulla Playa ci sarebbe stata la sua grande amica e anch’essa concorrente di quest’edizione dell’Isola, Simona Ventura, ma la celebre conduttrice è stata eliminata nel corso dell’ultima puntata.
Il rimpianto della madre Moira
Il 15 novembre 2015 Moira Orfei moriva nella sua casa mobile. Moira, vera e propria icona, ha dedicato tutta la sua vita al magico mondo del circo, facendosi conoscere non solo per le sue performance ma anche per il suo particolare aspetto, che è rimasto praticamente inalterato nel corso degli anni.
Fuori dagli schemi, vivace, senza peli sulla lingua, ha fatto diverse interviste in Tv, nelle quali ha raccontato episodi divertenti della sua vita da artista e donna.
Moira era nata il 21 dicembre dell’anno 1931. Il padre Riccardo l’aveva subito introdotta nell’ambiente circense. Probabilmente Moira è andata a letto nella sua casa mobile e si è addormentata, morendo poi nel sonno.