Per anni gli uomini delle istituzioni hanno condannato Stefano Cucchi e assolto i carabinieri: il tribunale (e le testimonianze) hanno stabilito il contrario.
Una doppia condanna che ha chiuso definitivamente una vicenda che ha visto Ilaria Cucchi combattere in prima linea per il fratello Stefano. La condanna dei carabinieri responsabili del pestaggio del ragazzo è l’epilogo di una dura battaglia legale di cui per anni però non si è occupata solo la famiglia. No, perché a fronte di un impegno gravoso, anche i termini economici, non sono mancati non solo i commenti della gente comune ma anche degli uomini delle istituzioni. Uno, l’ex ministro dell’Interno e leader della Lega, è stato querelato da Ilaria Cucchi. Il motivo lo ha spiegato la donna: “Fa speculazione su mio fratello, sono stata accusata io di fare questo, ma lui è uno sciacallo. Fa politica di basso livello sulla morte di mio fratello e sulla nostra storia”. Parlando del caso, Salvini aveva detto che “la droga fa male”, in riferimento a quanto accaduto a Cucchi.
Ilaria Cucchi e Salvini: il botta e risposta
“Arriva al punto di parlare ancora di droga nel momento in cui sono state emesse le sentenze di condanna per omicidio dopo dieci anni dalla morte di mio fratello. Ma che ci vuole dire, che i drogati devono essere uccisi? Secondo me lui è completamente fuori dal mondo”.
“Il giorno della sentenza mia madre che sta molto male è rimasta tantissime ore in quella udienza ad aspettare la pronuncia”, ha detto durante il programma Lavori in Corso in onda su Radio Radio e Radio Tv
“Anche io da madre, ho paura della droga, anche io sono contraria, ma qui parliamo di omicidio preterintenzionale e non di droga”, ha aggiunto Ilaria Cucchi.
Tanti politici in quel momento uomini delle istituzioni, si diceva, negli anni si sono schierati dalla parte dei carabinieri come se quel pestaggio non fosse mai esistito (il contrario di quello che l’ultima sentenza ha dimostrato, come le testimonianze di chi c’era e per anni non ha parlato). Non solo Salvini.
Le frasi dei politici su Stefano Cucchi
Gianni Tonelli, del sindacato di polizia Sap (in seguito in Parlamento), aveva detto in una nota, nel 2018: “Bisogna finirla di scaricare sui servitori dello Stato le responsabilità dei singoli, di chi abusa di alcol o droghe, di chi vive al limite della legalità”.
Giovanardi, nel 2013, aveva detto che Cucchi sarebbe stato picchiato “dai suoi amici spacciatori”. La Russa, quando era ancora ministro della Difesa, disse: “Di una cosa sono certa, del comportamento corretto dei carabinieri in questa occasione”.