Spostamenti tra Comuni a Natale e Capodanno: le regole da seguire

Spostamenti tra Comuni a Natale e Capodanno: le regole da seguire

Gli spostamenti tra Comuni non saranno possibili il 25 e il 26 dicembre e il 1° gennaio, ma le opposizioni insorgono. Il Dpcm sarà modificato?

Il Dpcm di dicembre, quello che regola le nostre vacanze di Natale, è in vigore dal 3 dicembre, rafforzato con un decreto che impone rigide limitazioni dal 21 dicembre al 6 gennaio. Tra le norme che hanno scatenato maggiori proteste c’è quella relativi agli spostamenti tra Comuni nei giorni di festa (25 e 26 dicembre e 1° gennaio).

In queste tre particolari giornate, infatti, stando a quanto stabilito dal governo non ci si potrà muovere dal Comune di residenza o domicilio, se non per comprovati motivi di necessità. Ma le opposizioni non ci stanno, e chiedono a gran voce una modifica del Dpcm, avanzando una nuova proposta: trasformare il divieto tra Comuni in divieto tra Province.

Spostamenti tra Comuni: le regole

Allo stato attuale delle cose, il 25 dicembre, il 26 dicembre e il 1° gennaio non potremo spostarci dal nostro Comune. Una misura restrittiva molto severa che di fatto impedisce riunioni familiari tra persone spesso distanti solo una manciata di chilometri e che, soprattutto, isola del tutto i Comuni più piccoli.

Giuseppe Conte

Per questo motivo da diversi giorni si sono sollevate voci di protesta per chiedere al Governo di modificare almeno questa norma davvero stringente nell’ultimo Dpcm. Ma la linea del rigore, sostenuta dai ministri Speranza, Boccia e Franceschini, al momento resta inderogabile. Lo ha spiegato lo stesso numero uno al dicastero della Salute: “Le misure sono queste e le confermiamo e le norme restano queste. In questa fase non possiamo permetterci spostamenti che non siano indispensabili e il messaggio del Governo vuole essere questo: nei giorni più caldi, dove c’è più rischio che salga la mobilità, chiediamo un sacrificio alle persone“.

Spostamenti tra Province: la richiesta delle opposizioni

Eppure, nonostante la chiusura del ministro omonimo, c’è ancora speranza. Il pressing da parte delle opposizioni, ma anche di altre entità istituzionali, tra cui diverse Regioni, è molto forte. L’Unione delle Provincie, attraverso la voce del presidente Michele De Pascale, ha infatti avanzato questa proposta, riportata da Il Sole 24 Ore: “Chiediamo di concedere la possibilità di spostamenti tra Comuni all’interno della stessa provincia nelle giornate delle festività. Sarebbe una soluzione di buonsenso, una mediazione tra sicurezza e umanità“.

E sulla stessa linea si pone anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che su Twitter ha attaccato il Governo sottolineando la sua durezza: “Stiamo cercando di convincere il Governo a fare come in altri Paesi, per non dividere gli italiani. Il Natale non è un lusso per ricchi: sì alla prudenza, ma no alla prigione. Poter uscire dal proprio comune ad esempio entro un raggio di 50 chilometri sarebbe una misura di buonsenso“.