Qual è il significato di Sono solo canzonette di Edoardo Bennato? La canzone ironizza sul mestiere dell’artista.
Sono solo canzonette è uno dei brani più famosi di Edoardo Bennato, nonché disco che quarantacinque anni fa ha dominato le vendite. Una canzone con cui l’artista parla in modo ironico del suo mestiere: scopriamo il significato e il testo.
Sono solo canzonette di Edoardo Bennato: il significato
Uscita nel 1980, Sono solo canzonette di Edoardo Bennato è contenuta all’interno dell’omonimo album, che tra l’altro è stato il disco più venduto di quell’anno, superando colleghi come Lucio Battisti e i Queen. Il brano è nato quasi per caso, da una sorta di scherzo che Enzo Jannacci gli ha giocato agli Stone Castle Studios, in Brianza, dove entrambi stavano registrando dei pezzi. Il significato ruota attorno al mestiere di cantautore, talvolta etichettato come “poco serio”.
“Non potrò mai diventare
direttore generale
delle poste o delle ferrovie“.
Il cantante ripercorre la sua vita professionale, partendo dal momento in cui, da bambino, viene rapito dalla musica. Mentre nei primi tempi immagina che la chitarra sia la sua spada, crescendo si rende conto che “la voglia di cantare” è “l’unica maniera di dire sempre quello che mi va“.
“Nella mia categoria
è tutta gente poco seria
di cui non ci si può fidare“.
Un’artista, a differenza di scienziati, dottori e avvocati, ha poco credito, in pochi gli affiderebbero il “voto per parlare“. Eppure, non cambierebbe vita per nulla al mondo.
“E’ l’istinto che mi fa volare
non c’è gioco ne finzione
perché l’unica illusione
è quella della realtà, della ragione“.
Sono solo canzonette di Edoardo Bennato, oltre a sottolineare i pregiudizi legati al mondo della musica, rivendica la libertà di ogni artista di non essere sempre portatore di verità o soluzioni.
Ecco il video di Sono solo canzonette di Edoardo Bennato:
Sono solo canzonette: il testo
Mi ricordo che anni fa
di sfuggita dentro un bar
ho sentito un juke-box che suonava…
Continua per il testo integrale