I trulli di Alberobello, in Puglia, sono abitazioni in pietra calcarea costruiti secondo una tecnica preistorica.
Alberobello è uno dei 50 siti italiani inseriti dall’Unesco nella World Heritage List. Secondo alcuni studi i trulli di Alberobello vennero realizzati introno al XIV secolo. Visitare Alberobello è come fare un viaggio in un paese senza tempo.
Siti Unesco in Italia: i trulli di Alberobello
I trulli di Alberobello sono notevoli esempi di muro a secco, una tecnica di costruzione preistorica ancora in uso in Puglia. I trulli sono fatti di massi di pietra calcarea. La loro caratteristica principale è costruzione dei tetti, a piramide con cupola conica e con lastre di pietra calcarea.
Il sito è di eccezionale valore universale essendo un esempio unico di una forma di costruzione di edifici derivanti da tecniche di costruzione preistoriche, sopravvissuti intatti e funzionanti nel mondo moderno. Il nome “trullo” deriva da “cupola” e indica proprio le antiche costruzioni coniche in pietra a secco di origine preistorica. La pietra utilizzata per i trulli veniva ricavata dalle rocce calcaree dell’altopiano delle Murge.
La regione Puglia vede la più alta concentrazione di trulli nella Valle d’Itria. Alberobello, cittadina dell’entroterra della provincia di Bari, è il paese simbolo dei trulli. Tutto il centro storico di Alberobello è disseminato di trulli. La loro costruzione a secco, secondo la storia, pare sia stata imposta ai contadini, nel XV secolo, dai Conti di Conversano. Questo perché, all’epoca, ogni nuovo insediamento urbano imponeva nuove tasse. E i trulli erano molto facili da demolire e non tassabili. I trulli, solitamente, sono unità modulari. I loro ambienti interni sono distribuiti intorno al vano centrale e lo spessore delle mura e la poca presenza di luce assicurano un eccezionale equilibrio termico. Queste costruzioni sono infatti fresche d’estate e calde d’inverno. Un aspetto fondamentale del trullo è la chiave di volta, decorata con motivi esoterici o spirituali.