La sindrome feto alcolica è un disturbo fin troppo spesso sottovalutato, vediamo perché è importante conoscerla.
La sindrome feto alcolica anche chiamata sindrome alcolica fetale si riferisce ai danni neurologici che possono essere provocati dall’esposizione all’alcol durante il periodo pre-natale. Le istituzioni da anni raccomandano la completa astensione dal consumo di alcol durante la gravidanza. Infatti, sebbene, la sindrome feto alcolica sia la manifestazione più grave dei danni da alcol nel periodo pre-natale, ci sono anche altri disturbi classificati nel cosiddetto spettro dei disordini feto-alcolici (o FASD). Vediamo quali sono le raccomandazioni da seguire e come si manifesta questa sindrome.
Sindrome feto alcolica: come riconoscerla
La diagnosi della sindrome fetale alcolica si basta sull’osservazione di alcuni parametri, per prima cosa viene indagata l’esposizione all’alcol durante il periodo pre-natale. Si considera quindi il ritardo della crescita, che può verificarsi sia nel periodo pre che post-natale, la presenza di dismorfismo facciale (caratteristiche particolari del viso), anomalie neurofisiologiche e o del comportamento.
Le conseguenze possono infatti includere disturbi del comportamento, dell’attenzione, problemi cognitivi che possono includere la sfera della memoria o delle capacità di apprendimento, ma anche deficit nel linguaggio. Si parla di ben oltre 400 condizioni associate ai disturbi feto-alcolici che sono correlati a disabilità, anche gravi, che permangono per tutta la vita.
Sindrome feto alcolica: le raccomandazioni da seguire
È importante sapere che, al contrario di quanto si possa pensare, anche il consumo saltuario e/o moderato di alcol in gravidanza è pericoloso. L’alcol, infatti, è in grado di attraversare la placenta e raggiungere il feto che però a differenza dell’organismo di un adulto, non è ancora in grado di metabolizzare l’alcol. Di conseguenza si ha un accumulo di alcol e dei suoi metaboliti ed è proprio questo accumulo che va a danneggiare il sistema nervoso.
L’assunzione di alcol è particolarmente nociva durante le prime settimane e nel terzo trimestre, tuttavia occorre sapere che il ministero della Salute così come l’ISS e le associazioni raccomandano la completa astensione. Non c’è infatti una quantità di alcol che può essere considerata priva di rischi, così come non c’è distinzione riguardo al tipo di alcol o alla gradazione stessa. Oltre ad astenersi dall’alcol in gravidanza e in allattamento, si raccomanda anche di non bere alcolici se si sta pianificando una gravidanza.