Simone Cristicchi replica alle critiche di Selvaggia Lucarelli: la bordata in tv

Simone Cristicchi replica alle critiche di Selvaggia Lucarelli: la bordata in tv

La canzone di Simone Cristicchi a Sanremo 2025 ha destato particolare attenzione dando vita a pareri discordanti.

La canzone di Simone Cristicchi a Sanremo 2025 ha portato alle lacrime di Gabriele Corsi ma anche a diversi commenti non troppo entusiasti. Tra questi, proprio dopo la prima serata del Festival, anche quello di Selvaggia Lucarelli alla quale lo stesso cantante ha deciso di replicare, in modo molto semplice ma diretto, durante la recente puntata de ‘La Volta Buona’ su Rai 1.

Selvaggia Lucarelli sulla canzone di Cristicchi

Il brano portato in gara a Sanremo 2025 da Simone Cristicchi dal titolo ‘Quando sarai piccola‘ racconta delle problematiche legate alla vecchiaia dei propri genitori e anche di una patologia, l’Alzheimer. In questo senso, subito dopo la prima serata del Festival, Selvaggia Lucarelli aveva commentato duramente il brano.

“Quella malattia in particolare è molto feroce, toglie dignità. Ha scelto di raccontare la parte più delicata, ma c’è quella dolorosa, l’abbruttimento che viene dalla fatica nel gestire – da parte dei familiari – quella malattia”, ha detto la donna. “Non è solo la carezzina, io ti ricordo i ricordi che hai perso, ti preparo la cena, ma molto spesso anche rabbia […]”.

Selvaggia Lucarelli – www.donnaglamour.it

La Lucarelli ha quindi giudicato la canzone di Cristicchi non troppo positivamente aggiugendo un altro parere personale: “Non dico che sia una canzone furba, è chiaro che lui abbia deciso cosa raccontare di quella malattia, dico però che è una canzone che racconta un pezzo di verità e ne tralascia un altro”, le sue parole durante il DopoFestival.

La replica

Alcune ore dopo, lo stesso Cristicchi ha replicato in modo molto duro ma elegante alle critiche ricevute. Parlando a ‘La Volta Buona‘ su Rai 1 con Caterina Balivo, il canante ha detto: “La mia è una canzone spirituale, non vuole essere una cartella clinica, ma è il flusso e il ciclo della vita che si trasforma e di fronte a questa trasformazione non possiamo fare altro che accettare e assistere. Ho voluto raccontare una cosa un po’ più universale. Non è facile per niente cantare questo brano, a livello emotivo”.