Silvio Berlusconi di nuovo in ospedale

Silvio Berlusconi di nuovo in ospedale

Per la seconda volta in due settimane, Berlusconi è ricoverato in ospedale: pare che il motivo sia solo l’esigenza di esami programmati.

Di nuovo in ospedale, nel giro di due settimane. Nella mattinata del 7 aprile è trapelata la notizia secondo cui il Cavaliere si troverebbe al San Raffaele. A quanto pare per esami programmati, ma la notizia ha messo tutti in allarme dato che già quindici giorni prima era accaduto lo stesso. Silvio Berlusconi non si era infatti presentato in tribunale per l’udienza del Ruby Ter in Fiera a Milano, poiché dal 22 marzo risultava ricoverato all’ospedale San Raffaele. Il suo legale in quella occasione aveva dichiarato – a quanto riporta La Repubblica – che l’ex Premier sarebbe stato ospedalizzato per non meglio precisate “problematiche di salute”. Nei mesi scorsi Berlusconi aveva combattuto per settimane contro il Coronavirus.

Silvio Berlusconi ancora in ospedale

Silvio Berlusconi è stato nuovamente ricoverato, ma al momento i suoi legali e il suo entourage non hanno svelato dettagli sulla natura del ricovero.

Silvio Berlusconi

Nei mesi scorsi il Cavaliere era stato ricoverato per un problema al cuore, mentre precedentemente era stato costretto ad assentarsi al matrimonio di suo figlio Luigi perché risultato positivo al Covid. Lo stesso Berlusconi aveva confessato che quella contro il virus sarebbe stata la “battaglia” più dura della sua vita.

La lettera del figlio per la festa del papà

Finora non erano emerse notizie riguardanti questo terzo ricovero di Berlusconi (a breve distanza dagli ultimi). In occasione della festa del papà, Pier Silvio, aveva scritto in suo onore qualche riga (e che era rapidamente rimbalzata sui social).

“Caro papà. Tutti conoscono le imprese straordinarie della tua vita. Quanti mestieri: l’imprenditore, il Milan, la politica… ma io so che sei unico – prosegue l’avviso – anche nel mestiere più bello e importante del mondo: sei un grande papà. Ti abbraccio forte forte”, era scritto nella lettera di Pier Silvio.