Busy bragging: il significato del fenomeno, piuttosto allarmante, che ci fa sentire orgogliosi di avere vite super-impegnate e prive di tempo libero.
Tra i tanti pericoli e le insidie create da una società che ci vorrebbe stacanovisti, sempre pronti a tutto pur di realizzare le nostre ambizioni (cosa differente dai nostri sogni), c’è il cosiddetto busy bragging, un fenomeno solo apparentemente privo di rischi. Di cosa si tratta? Di quella sensazione di sentirsi davvero validi e orgogliosi di sé quando si hanno mille impegni e nemmeno un piccolo spazio libero sull’agenda delle proprie vite.
Un fenomeno che non è così raro come potrebbe sembrare. Siamo onesti: quante volte durante gli aperitivi con gli amici non facciamo altro che lamentarci, o forse vantarci, delle tante cose che facciamo durante le nostre giornate? Un atteggiamento che sembra dare valore alla nostra esistenza ma che in realtà nasconde un rischio davvero grave: quello di sprecare tutto il proprio tempo a disposizione, la cosa più preziosa che abbiamo.
Il significato di busy bragging
Quando gli impegni ci rendono schiavi e ci costringono a sacrificare tutto il nostro tempo libero, quello che, in linea teorica, dovremmo dedicare a noi stessi, o ai nostri cari, o a ciò che ci rende felice, non dovremmo certo essere felici. Eppure, chi è vittima del cosiddetto busy bragging non riesce a vedere questa contraddizione e finisce per trovare soddisfazione nel mettere da parte il proprio benessere.
Ma è tutta colpa del singolo individuo? Ovviamente, no. Chi soffre di busy bragging è evidentemente influenzato da una società e una cultura che ci porta ad apprezzare chi è sempre impegnato e a stigmatizzare chi invece si prende del tempo per sé, come fosse un pigro, se non un fallito. In una società che promuove la cultura del super lavoro, è naturale conseguenza il riuscire a sentirsi soddisfatti, all’apparenza, solo se in ventiquattr’ore ne passiamo almeno venti tra lavoro, meeting, impegni istituzionali e così via.
Vantarsi della mancanza di tempo libero, secondo gli psicologi che stanno studiando questo fenomeno, ci fa sentire in grado di attirare le attenzioni degli altri, e quindi ci dà la sensazione di essere importanti, aiutando la nostra autostima. Ma, al di là di questi futili benefici, c’è un prezzo da pagare che a volte, o meglio quasi sempre, è troppo alto.
I pericoli del busy bragging e come superarlo
Cadere in questa spirale, oltre a renderci evidentemente più antipatici anche con i nostri amici, ha effetti negativi sulla nostra salute. Ci priva di fondamentali energie mentali, ci convince di dover fare sempre di più, ci fa vivere in un’ansia immotivata e, quando tendiamo a esagerare i nostri impegni a fronte di agende sempre più vuote, ci fa sentire anche tristi e inadeguati rispetto al resto del mondo, che corre senza sosta, invincibile ai nostri occhi.
Ma come facciamo a capire se anche noi soffriamo di busy bragging? I segnali sono molti. Ad esempio: vantarsi delle notti insonni; lamentarsi della mancanza di tempo da dedicare ad amici e familiari; lamentarsi della mancanza di tempo in generale, salvo poi conoscere a menadito la programmazione di Netflix.
Sensazioni che molti di noi provano, a volte anche senza accorgersene, e che devono accendere un campanellino d’allarme nelle nostre vite. Urge, se ci si ritrova in questa descrizione, una soluzione. Ed è una soluzione che va ricercata in noi stessi, abbattendo la motivazione che dovrebbe spingerci a essere sempre impegnati: gli altri non apprezzano davvero chi si vanta o chi si lamenta. Meglio quindi ridurre gli impegni e lo stress, per poter apparire anche agli occhi di chi ci è attorno come ciò che siamo davvero, ovvero delle persone belle e felici.