Signal: tutto quello che bisogna sapere sull’app di messaggistica istantanea che punta tutto sulla sicurezza e che sfida WhatsApp e il gruppo Facebook.
Signal è l’app di messaggistica istantanea che punta tutto sulla sicurezza. Nata nel 2014, è disponibile su Android, iOS e desktop sia su Windows che su Mac. Eppure, nonostante la consiglino da tempi non sospetti perfino Edward Snowden ed Elon Musk, è diventata famosa al grande pubblico soprattutto a inizio 2021. Il motivo? Dopo l’annuncio delle nuove regole sulla privacy imposte da WhatsApp a partire dall’8 febbraio, sono tantissimi gli utenti che negli Stati Uniti, ma anche in Italia, stanno passando proprio a Signal, con un picco di download che nessuno si sarebbe mai aspettato. Ma come funziona nel dettaglio questa applicazione? Scopriamolo insieme!
Signal: cos’è l’app open source che sfida WhatsApp
Applicazione di messaggistica istantanea che consente di effettuare chat e chiamate crittografate, Signal è disponibile per Android, iOS e desktop, sia per Windows che per Mac, ma anche per Linux (e sugli Huawei è utilizzabile tramite il download del kit APK dal sito ufficiale). Si tratta dunque di un servizio disponibile per tutti.
Creata dal gruppo no profit Open Whisper Systems, è una piattaforma open source semplicissima da utilizzare, anche perché molto simile a quelle cui siamo abituati.
Signal: come funziona
La prima cosa da fare dopo aver effettuato il download è registrarsi col proprio numero di telefono, inserendo il codice di verifica (su Android la verifica è automatica). Da quel momento è possibile iniziare a usare la chat. In termini pratici, il suo utilizzo è in tutto simile a quellod i WhatsApp. Al primo accesso possiamo importare le conversazioni di gruppo da un’applicazione simile, o se ne possono iniziare di nuove, sia di gruppo che individuali. Signal permette di telefonare, inviare messaggi e contenuti di vario tipo, comprese le posizioni Gps, i messaggi vocali, le chiamate e anche le videochiamate fino un massimo di cinque persone. Ma allora perché scegliere Signal rispetto a WhatsApp o a qualsiasi altra applicazione? La differenza sta nella sicurezza, il vero punto di forza di questo software.
Signal, l’app che punta sulla sicurezza
Parola d’ordine: privacy a favore dell’utente. Signal è un’app che non memorizza sui suoi server alcun messaggio né contenuto, nemmeno le posizioni e le immagini del profilo. L’unica cosa di cui rimane traccia è il momento della creazione dell’account e l’ultimo accesso. Per garantire la massima sicurezza nelle chat e anche nelle chiamate o videochiamate, Signal si avvale di numerosi algoritmi di cifratura che proteggono tutti i contenuti. Al contrario, WhatsApp fin da oggi, ma ancor di più dall’8 febbraio, condivide i suoi metadati con i prodotti dell’intero gruppo Facebook, al fine di profilare l’utente a scopi pubblicitari e commerciali.
Se dunque ti stai chiedendo se sostituire WhatsApp con Signal o Messenger, sappi che in termini di sicurezza la scelta più corretta è la prima, essendo Messenger la chat principale del gruppo Facebook. Da questo punto di vista, infatti, l’applicazione open source non teme confronti. Tra le altre impostazioni consente ad esempio l’autodistruzione a tempo dei messaggi, la verifica del codice di sicurezza del contatto, l’utilizzo di un pin per sbloccare l’app e una serie di altri elementi che ti faranno sentire davvero nella proverbiale ‘botte di ferro’. Puoi conoscere meglio Signal attraverso il sito ufficiale.