L’accordo saltato tra Siae-Meta ha creato una gran confusione, ma ci sono alcuni cantanti che si possono usare sui social. Chi sono?
Ci sono alcuni cantanti che, non essendo associati con Siae, si possono ancora utilizzare sui social di proprietà di Meta. Da Laura Pausini a Fabrizio Moro, passando per Sfera Ebbasta e Marracash: vediamo chi sono gli artisti che hanno scelto un gestore indipendente per far valere i propri diritti.
Siae-Meta: ecco i cantanti che si possono ancora usare sui social
Dopo il mancato accordo tra Siae e Meta, milioni di utenti social si sono ritrovati a non poter più utilizzare le canzoni nostrane sui social. Dai post alle storie, passando per i reel: i brani dei cantanti che sono associati con la Società Italiana degli Autori ed Editori non sono più disponibili su Instagram e Facebook. Una soluzione, però, potrebbe esserci. Parecchi artisti del bel Paese non sono associati con la Siae, ma con il gestore indipendente Soundreef. Fondato nel 2011 a Londra da Davide d’Atri e Francesco Danieli, al momento conta più di 40 mila autori, 26 mila solo in Italia. Da Fabrizio Moro a Laura Pausini, passando per Marracash: sono diversi i cantanti che si sono rivolti alla società e che, in teoria, potrebbero ancora essere disponibili sui social. Di seguito, la lista dei 20 artisti più amati:
- Laura Pausini;
- Pooh;
- Fabrizio Moro;
- Paola Turci;
- Fabio Rovazzi;
- Enrico Ruggeri;
- J-Ax;
- Gigi D’Alessio;
- Morgan;
- Nesli;
- Marracash;
- Sfera Ebbasta;
- Rkomi;
- Marco Masini;
- Tedua;
- Bresh;
- Federica Abbate;
- Boomdabash;
- Noyz Narcos;
- Federica Camba
Cantanti che si possono usare sui social: una precisazione è d’obbligo
Una precisazione, però, è d’obbligo. L’accordo saltato tra Meta e Siae sembra aver creato qualche problema anche a Soundreef. Il gestore indipendente, infatti, ha denunciato una situazione di totale caos, che potrebbe coinvolgere anche gli artisti che sono nella sua ‘scuderia’. Tramite una nota, ha fatto sapere: “Sappiamo che il take down dei brani da parte di Meta sta riguardando non solo il repertorio Siae e il repertorio Soundreef con essa condiviso, ma anche il repertorio integralmente amministrato da Soundreef e i repertori esteri. È evidente che l’esito della trattativa tra Meta e Siae sta quindi danneggiando tutte le società di collecting operanti, in Italia e non. Data l’eccezionale gravità di questo evento senza precedenti alcuni, Soundreef sta direttamente contattando entrambe le parti per capire come l’intera negoziazione sia stata condotta e lavorando per ripristinare sulle piattaforme Meta tutti i brani di cui amministra totalmente i diritti“.