Dior racconta la sua Haute Couture invernale tornando al principio, alle mani sapienti che confezionano sogni da indossare.
Anche questa volta Dior con la sua Haute Couture dell’autunno/inverno 2021-2022 ha portato in scena uno spettacolo dove moda ed arte dialogano, generando connessioni e nuove visioni. In questo caso focus, a cui Dior ci ha abituato da un po’ quasi ci donasse ogni volta un tema da esplorare, è stato il tessuto con le sue trame e i suoi fili.
La meraviglia, la scoperta di ciò che sono capaci di creare l’immaginazione e le mani sapienti, è il filone da segreto che da rintracciamo da un po’ nelle sfilate di Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa della maison, che cura ogni dettaglio a partire dalla location: questa volta è stata una tenda rettangolare, un’installazione enorme ispirata all’arte impressionista, realizzata dall’artista Eva Jospin. Il nome di questa struttura è Chambre de Soie ovvero stanza della seta. E in questa stanza ha preso vita uno studio/sfilata sull’impiego di materiali e i tessuti nel corso del tempo.
Dior Haute Couture 2021: tessuti e materiali, come hanno influenzato il mondo della moda
Ad aver ispirato Maria Grazia Chiuri è stato un libro Threads of Life dell’attrice scozzese Clare Hunter, che da un’ottica filosofica ha analizzato come tessuti e materiali abbiano avuto influenza nella Storia e di conseguenza nel mondo della moda.
“In questo momento davvero difficile è molto importante mostrare solidarietà in tutto il mondo. E sono rimasta affascinata dall’interpretazione di Thomas del ruolo dei tessuti in così tante società e nazionalità, e di tutti gli artigiani e les petites mains che cuciono, tessono e ricamano i tessuti”, ha spiegato la direttrice creativa di Dior. Ecco perché in questa Haute Couture convivono stili e tessuti di tutto il mondo: un viaggio in tutti i paesi attraverso i colori e le trame dei tessuti.
Occasione questa in cui la Chiuri, di origini pugliesi, ha voluto sottolineare come le mani sapienti di donne che hanno imparato sin da giovanissime a lavorare i tessuti, siano un bene inestimabile che oggi releghiamo come ad un semplice lavoro domestico, ma che invece è l’origine di ogni capo di moda.
Haute Couture day and night: i look sofisticati ma pret a porter
La collezione di alta moda così è un incanto, una sperimentazione delle possibilità e delle molteplici forme d’espressione che ogni tessuto può conferire ad un abito, a cominciare da uno dei più memorabili della collezione, una combinazione di rete in poliammide intrecciata con micro cristalli, tempestata di motivi floreali in jacquard, dall’effetto vellutato.
Ritornano, dalla sfilata di Atene che ha preceduto di poco quella parigina, gli abiti in stile impero che giocano con lunghezze e semi trasparenti, una regalità espressa anche dai colletti alti che ricordano l’appeal di quelli di stile elisabettiano.
Ma il tessuto che per eccellenza si fa pret a porter è il tweed, nelle sue gradazioni grigie, e che ricopre persino gli anfibi, da abbinare a tessuti in maglia, cashmere e al Bar Jacket, un classico di Dior ancora una volta rivisitato, ancora più lunga oltre il busto. Ispirazioni dell’Haute Couture così pret a porter da poter rubare e lasciarvisi ispirare per i nostri look del prossimo inverno.