Selvaggia Lucarelli è celebre per i suoi post senza peli sulla lingua: questa volta nel suo mirino c’è il celebre Gianluca Vacchi
Selvaggia Lucarelli si è cimentata in un post verità sul celebre imprenditore Gianluca Valli. La giornalista ha scritto un pezzo su Il Fatto Quotidiano in cui rivela la sua verità sull’imprenditore padre del ballo dell’estate, e Dagospia ce lo segnala. Vacchi è il fenomeno dell’estate ed è sulla bocca di tutti. Lei, racconta, di accollarsi la responsabilità di spiegarci “in quindici punti chi è l’uomo con quattrocento tatuaggi sul bicipite, quattrocento filippini che gli spicciano casa e quattro milioni di minchioni che lo seguono su Instagram”.
Il 49enne è veramente il fenomeno social del momento
Gianluca Vacchi possiede il 30% delle azioni dell’azienda di famiglia, una multinazionale da più un miliardo l’anno.
“La famiglia ripone grande fiducia nelle sue capacità imprenditoriali, per cui fin da subito si decide per lui un ruolo fortemente operativo che da un punto di vista dell’inquadramento professionale si potrebbe riassumere così: ‘Quando c’è da firmare qualcosa ti chiamiamo’”.
I contenuti social a detta di Servaggia Lucarelli sono memorabili: la tartaruga di Vacchi, le ville di Vacchi, la fidanzata di Vacchi, il culo della fidanzata di Vacchi, la barca di Vacchi, l’aereo di Vacchi, l’elicottero di Vacchi, i tatuaggi di Vacchi, la piscina di Vacchi, la palestra di Vacchi, e infine la servitù di Vacchi.
“Si è calcolato che sommando il QI di tutti gli amici di Vacchi quali Bobo Vieri, Lapo Elkann e Marco Borriello e moltiplicandolo per 3,14 si ottiene il QI di Paris Hilton dopo tre Moscow Mule”.
Vacchi, scrive Selvaggia, è in grado di trasformare un evento negativo in qualcosa di buono: “se gli si fonde il motore della barca a Mortorio, lui può raggiungere Liscia di Vacca a nuoto e tonificare i bicipiti”.
Vacchi è diventato un idolo grazie a una serie di balletti in cui il nostro milionario balla con la fidanzata menea tu chapa, “che in molti hanno interpretato come un subliminale invito a se stesso a muovere finalmente il culo, appunto, e ad andare a lavorare“.