Selvaggia Lucarelli di nuovo su Fedez: “Non è abituato alle critiche”

Selvaggia Lucarelli di nuovo su Fedez: “Non è abituato alle critiche”

In una lunga intervista, Selvaggia Lucarelli torna sull’ultima lite con Fedez dichiarando che il rapper abbia la stampa a suo favore e che non sia abituato al dissenso.

Due giorni fa, Fedez e Selvaggia Lucarelli hanno discusso. Tutto è partito dall’ironia della giornalista sul selfie che il rapper si è fatto con la guardia di sicurezza del concerto di LoveMi, divenuto poi un meme sui social. Ora, in un’intervista a La Stampa l’opinionista torna a parlare delle ultime esternazioni dell’artista nei suoi confronti.

Le dichiarazioni di Selvaggia Lucarelli contro Fedez

Fedez

Come riporta Biccy riprendendo La Stampa, Selvaggia Lucarelli parla di Fedez: “Qui il sessismo non c’entra, non è abituato alle critiche per l’assoluta mancanza di dissenso. Ha 20 milioni di fan e la stampa a suo favore. Dovrebbe trascurare le critiche dell’unica che le fa. Ma non si può non parlare di una persona che si espone in questo modo. E continuerò a farlo.

Poi precisa: “L’insulto che mi ha fatto più male? Forse quello dei due youtuber che mi dedicarono un video di 15 minuti dandomi della p*ttana. Fedez gli ha dato il suo avvocato per difendersi. Ma sono stati condannati. Rimango più turbata dalla solidarietà silenziosa fatta di like che da chi mi insulta“.

Nell’intervista, la giornalista parla anche degli uomini che l’hanno definita come una persona che “alza palette a Ballando con le Stelle”: “Tentano di delegittimarmi andando a prendere la cosa più effimera del mio lavoro, cercando di identificarmi con quello. E questo lo fanno sempre e solo i maschi. Sono stata invitata ad alzare palette sempre e solo da maschi e sempre colleghi. Giletti, Paragone, Monteleone, una marea. Un’ossessione maschile.

E ancora: “Credo che sia una questione di potere. Occupo uno spazio che ritengono loro, un’invasione. Come si permette di occuparlo? Decidono loro, i maschi, se puoi contare o no. E così quelle donne cooptate nel giro diventano la peggiore rappresentazione di quella mentalità, grate e devote al maschio che le ha prese dal mucchio. Io non ho padrini, non ho uomini a cui dire grazie. Il mio spazio me lo sono presa da sola“.