Selvaggia Lucarelli accusata di pubblicità occulta: “Ho pagato tutto”

Selvaggia Lucarelli accusata di pubblicità occulta: “Ho pagato tutto”

Sono arrivate accuse e ipotesi varie contro Selvaggia Lucarelli che ha voluto replicare a tono dicendo tutta la sua verità.

Nelle scorse ore Selvaggia Lucarelli è stata al centro di un piccolo caso portato avanti da Il Giornale secondo il quale la donna, in alcuni post social, avrebbe fatto della pubblicità ad alcuni abiti e gioielli indossati in varie occasioni tra cui le puntate a Ballando con le Stelle. A seguito di questa situazione, però, la Lucarelli ha voluto replicare a tono.

Selvaggia Lucarelli accusata di pubblicità occulta

Come detto, nelle scorse ore in un articolo de Il Giornale si è parlato di un possibile caso di pubblicità occulta con protagonista Selvaggia Lucarelli. In particolare il focus sarebbe andato su “una decina di post su Instagram” che vanno dal 2021 al 2023 e che potrebbero sembrare appunto casi di pubblicità occulta sugli abiti e i gioielli indossati.

Selvaggia Lucarelli

In questo senso è stata ipotizzata addirittura una segnalazione presso il Garante della Concorrenza e del Mercato e un procedimento davanti all’Ordine dei Giornalisti, postumo perché la Lucarelli non è più iscritta all’ordine.

Come noto, soprattutto negli ultimi mesi, si sono accesi i riflettori su determinati comportamenti suoi social dove, per legge, c’è l’obbligo di informare i followers “chiaramente” sulla “natura commerciale dei contenuti pubblicati dagli influencer”.

La replica: “Ho pagato tutto”

Alle accuse di pubblicità occulta, la Lucarelli ha risposto parlando ad Open: “Non ho ricevuto alcuna chiamata dal giornalista del Giornale perché verificasse la notizia. Non ho mai avuto alcun rapporto commerciale con marchi o brand a Ballando, nessun contratto, nessun accordo neppure informale su spot o pubblicità neppure sui social. Nel caso dei marchi citati dal Giornale su 90 puntate di Ballando ho ricevuto tre o 4 volte dei gioielli da Delfina Fendi che aveva piacere a prestarmeli e che ho restituito il giorno dopo (ci sono le bolle di accompagnamento). I vestiti citati dal giornale li ho pagati (conservo lo scontrino) ma ho ringraziato comunque la maison. Bastava comunque telefonarmi per verificare. Ovviamente ho dato mandato al mio legale per avviare una causa“.