Sean Penn è tornato dall’Ucraina, dove si era recato per girare un documentario sul conflitto in corso, ma a breve tornerà nel Paese bombardato dai russi.
L’attore star di Hollywood Sean Penn a fine febbraio è andato in Ucraina per girare un documentario sulla situazione conflittuale in corso, trovandosi proprio nel bel mezzo dei bombardamenti.
Lo racconta a Che Tempo Che Fa, durante l’ultima puntata del programma di Fabio Fazio, al quale ha spiegato quello che ha visto e vissuto, mentre faceva il suo lavoro. Sean Penn, durante il collegamento dalla sua casa di Los Angeles, ha raccontato a Fazio di essere già stato in Ucraina a fine novembre, per poi tornare a febbraio:
“Ho cominciato le riprese per questo documentario a Mariupol’ lo scorso novembre scorso. Eravamo là a intervistare i soldati in prima linea, poi siamo tornati a Kiev dove abbiamo continuato a girare per riprendere alcuni aspetti culturali della vita in Ucraina. Avevamo previsto un focus sul Presidente Zelensky. Dopo circa 4 giorni siamo riusciti a organizzare l’incontro”
La star ha raccontato anche il suo incontro proprio con Zelensky, una persona che ha imparato ad ammirare per il suo coraggio e la sua forza: “Stavamo proprio passando alle riprese con lui, ma il giorno successivo al primo incontro è cominciata l’invasione russa. Sono rimasto davvero colpito dal livello di unità che questo Paese è riuscito a mostrare, dall’incredibile forza e coraggio. È molto chiaro nello spirito degli ucraini e nessuno incarna più del Presidente tutte queste cose. Ho visto una persona estremamente determinata, con moltissimo amore per il suo Paese, per la sua gente, per la libertà, per i sogni e per tutto ciò che ha un senso per tutti noi. È stato possibile vederlo nei suoi occhi. Per me è stato un’ispirazione, una delle più grandi ispirazioni che io abbia mai tratto da chiunque”
Alla fine, Sean Penn è tornato in patria dopo che la guerra è scoppiata ma ha detto a Fabio Fazio che assolutamente a fine mese tornerà per dare aiuto lì dove ce n’è bisogno: “Tornerò in Polonia il 28 marzo, e forse poi anche in Ucraina, per aiutare con la sistemazione degli aiuti alimentari, dei kit igienici, delle cose essenziali”