Un omicidio che nessuno si sarebbe aspettato di poter risolvere dopo mezzo secolo: come il nipote ha scoperto che il nonno era morto.
I resti di Alfred Swinscoe furono ritrovati in un campo a distanza di 50 anni dalla sua scomparsa nel 1967, dopo che suo nipote Russell Lowbridge vide una foto di calzini spaiati in un appello fatto dalla polizia.
Il nonno è morto, lo scopre grazie a un dettaglio
Russell Lowbridge sperava che questa settimana avrebbe finalmente scoperto la verità sulla scomparsa e la tragica fine del nonno.
In realtà, le circostanze esatte della morte del minatore Alfred Swinscoe restano un mistero. Una fredda notte di gennaio del 1967, Alfred diede al figlio Gary 10 scellini per fare le ultime ordinazioni, si precipitò nel bagno esterno del pub del posto e scomparve nel nulla, per non essere mai più visto.
Nell’aprile dell’anno scorso, Russell, 61 anni, vide un post sui social media su un cadavere dissotterrato nel campo di un contadino e riconobbe uno dei calzini spaiati del nonno, perduto da tempo, risalente a 56 anni prima.
I test del DNA sui membri della famiglia hanno confermato che si trattava di Alfred e la polizia ha aperto un’indagine su un caso irrisolto.
Poi, l’inchiesta si è conclusa affermando che si trattava di un caso di omicidio, anche se Russell teme che non scoprirà mai chi ha tolto la vita a suo nonno.
“Non voglio che finisca qui e che il caso sia chiuso. La mia paura è che non scopriremo mai chi l’ha ucciso e che abbia portato con sé i nomi dei suoi assassini nella tomba“.
I ritrovamenti nel campo
Ossa umane e vestiti di un uomo, con monete in tasca, sepolti a 2 metri di profondità, cominciarono a cadere dagli artigli dello scavatore del proprietario del campo.
Russell, che vive a poche miglia dal campo, ricorda di aver avuto un “incredibile flashback” quando la polizia ha chiesto aiuto ai residenti, mostrando due calzini spaiati trovati insieme alle ossa.
L’uomo ha detto in merito che i ricordi sono riaffiorai grazie al “calzino nero in particolare. Mi sono ricordato all’improvviso che da bambino indossavo i calzini di mio nonno e li tiravo su, così il tallone arrivava fino al ginocchio“.
“Ho chiamato la polizia e sono venuti a fare un tampone del DNA. È stato allora che abbiamo scoperto che era Alfred. Sono rimasto scioccato e sbalordito“.
Gli esami forensi della polizia hanno accertato che Alfred è morto di morte violenta, in quanto fu accoltellato al collo, con un impeto così forte che le vertebre cervicali si ruppero in diversi punti.
I suoi aggressori gli slogarono anche lo zigomo dalla base del cranio e fratturato la scapola, la clavicola e le costole, second quanto affermato dal medico legale.