La Caritas rifiuta il denaro donato in beneficenza da Sara Tommasi e la showgirl rimane ferita: “Sono cambiata”
Sono mesi ormai che Sara Tommasi è riuscita a ripulire la sua persona e la sua immagine, inoltre, ad oggi, è una donna in carriera, imprenditrice che sembra saper badare a sè stessa, eppure, le sue scelte del passato pesano ancora sul presente tanto che non le sarebbe nemmeno stato concesso fare beneficenza. La showgirl avrebbe voluto donare il cachè ricevuto per una serata di inaugurazione di un locale alla Caritas e alla Manfrè, una comunità per disabili, ma entrambi gli enti avrebbe rifiutato i suoi soldi. Il Fatto Quotidiano ha contatto la comunità che ha spiegato la sua scelta di declinare l’offerta: “Non siamo contrari all’iniziativa in sé, ma l’evento non si confà agli obiettivi del nostro progetto. È una questione di contesto e di opportunità. Apprezziamo l’intento, ma abbiamo deciso di non accettare l’offerta.”
La delusione di Sara Tommasi
A seguito dell’accaduto, Sara Tommasi si è detta ferita e sconcertata, perchè il suo intento era solo quello di poter fare del bene. Inoltre, ha ribadito di essere cambiata dai tempi in cui era la compagna di Andrea Diprè, che la rovinò.
“Ho ricevuto quest’invito a presenziare all’inaugurazione di un impianto di distribuzione di carburanti nella Bassa, e ho accettato al volo perché si tratta di qualcosa che apre, che genera lavoro. Ho tentato di devolvere il mio onorario in beneficenza ma non mi è stato permesso, e la cosa mi ha profondamente ferita nell’anima. Hanno ritenuto sconveniente abbinare il mio nome al loro. Anche se per solidarietà. Non la trovo accettabile questa discriminazione fatta a priori.
Immagino sia dovuto alle note storie passate, sotto il vaglio della magistratura; ma è tutta roba che mi sono gettata definitivamente alle spalle. Sono cambiata. Penso solo a esprimere i miei talenti artistici adesso. Oggi sono una persona nuova. All’inaugurazione, prevista per il 23 gennaio, parteciperò comunque e andrò con la massima serenità, donando ugualmente parte del mio cachet a favore di persone e famiglie indigenti, che hanno davvero bisogno.”