Sara Ricci racconta a Storie Italiane tutto il suo percorso di amicizia con Paolo Calissano la depressione dell’attore, la sua solitudine e la dipendenza dalle droghe.
A Storie Italiane come ospite è entrata in studio Sara Ricci, collega e amica di Paolo Calissano. L’attore è stato trovato morto nel suo appartamento per l’assunzione di un mix di farmaci e si pensa al suicidio. La Ricci parla di lui, della sua depressione, dell’uso di droghe e della solitudine che lo ha attanagliato.
Le dichiarazioni di Sara Ricci
Ecco un post di Sara Ricci per Paolo
Sara Ricci esordisce parlando di quanto il cinema non abbia valorizzato Paolo Calissano e non gli abbia dato una chance di emergere: “Lui amava scrivere sceneggiature ma questa sua passione non è stata capita. I suoi lavori rimanevano sulle scrivanie dei produttori. Viviamo del pregiudizio che si è creato su di noi. Questo è sbagliato nel bene e nel male.”
Poi l’attrice parla di come ha saputo della sua morte: “Io non avevo letto subito della sua morte, mi mandavano messaggi e non capivo. Mia nipote mi ha detto è “morto Paolo lo hai letto?” Ho iniziato a piangere e a girare in casa come una pazza. E ancora: “L’ultima volta che ho parlato con lui cinque anni fa e per questo sono stata attaccata sui social. Ogni volta che lo incontravo era una gioia vederlo in forma, sempre sorridente, non sapevo stesse male“.
Sara ricorda il giorno del funerale: “Ho visto la sua ex compagna al funerale era distrutta. Paolo era una persona gentile, un bravissimo attore, un bellissimo uomo e una persona elegante, purtroppo caduto nella maledizione della droga.” Paolo Calissano era stato arrestato e processato per aver dato la droga alla ballerina brasiliana, trovata morta in casa sua a causa di un overdose. Da quello scandalo Paolo non si è mai ripreso veramente e l’attrice svela: “Non ho mai parlato con lui di quello che è successo. Ho provato ha parlare di questo ma non voleva parlarne era come se si vergognasse. Doveva essere lui ha perdonarsi“.
La Ricci conclude: “L’ho sognato, lui stava bene. Stava festeggiando un suo compleanno e mi disse “faccio questi anni”. Io gli feci notare che era molto più giovane e lui mi ha risposto “per me va bene così”. Poi gli ho detto che non avevo un regalo per festeggiarlo e lui mi ha risposto “Sara sei tu il mio regalo“. Il giorno dopo ho giocato il numero che mi ha detto nel sogno e mi è uscito”.