Vediamo quali sono le possibili cause di un fenomeno abbastanza frequente: la presenza di sangue nella saliva.
La presenza di sangue nella saliva può destare preoccupazioni, ma in realtà nella maggior parte dei casi le cause dietro questo evento, spesso improvviso, non sono gravi. In realtà bisogna riconoscere diversi eventi, per esempio i casi in cui le tracce di sangue sono presenti direttamente nella saliva e i casi in cui si espelle, invece, del catarro contenente tracce di sangue. Vediamo alcune delle cause che possono essere alla base di questi sintomi.
Sangue in bocca e nella saliva: possibili cause
Come abbiamo anticipato le cause della presenza di sangue nella saliva possono essere molto diverse tra loro. In alcuni casi questi episodi possono verificarsi in seguito a trattamenti odontoiatrici, per esempio per via della presenza di protesi che stanno danneggiando le gengive. In particolare nel caso delle gengive il sanguinamento può verificarsi in seguito a diversi eventi.
Prima di tutto la presenza di placca o di infiammazioni delle gengive possono portare alla formazione di lesioni e quindi al sanguinamento. Inoltre, anche l’uso di farmaci anticoagulanti può contribuire al fenomeno e scatenare quindi perdite di sangue anche in seguito allo spazzolamento dei denti.
Sputare sangue dalla bocca, da cosa dipende?
La presenza di sangue dalla gola o da altre sedi dell’apparato respiratorio si può spesso riscontrare con l’emissione di catarro con tracce di sangue. In questi casi spesso la causa è da ricercarsi in un’infezione che sta avvenendo proprio nel tratto respiratorio. Tra le possibili cause ci possono, quindi, essere bronchiti e polmoniti.
Altre volte, invece, l’emissione di sangue dalla bocca senza tosse può anche essere riconducibile a patologie che interessano invece l’apparato gastrico. Tra di esse ci può essere il reflusso gastro-esofageo, la gastrite oppure l’ernia iatale. In generale, quando la causa non è direttamente identificabile, come nel caso del sanguinamento delle gengive, è sempre opportuno rivolgersi al medico ed esporre eventuali altri sintomi per indagare meglio sulle cause del disturbo e identificare possibili patologie associate.