Le origini di San Valentino: perché è la festa degli innamorati e qual è la sua storia?

Le origini di San Valentino: perché è la festa degli innamorati e qual è la sua storia?

Tante le ipotesi che portano all’istituzione di una festa che da secoli festeggia l’amore. Ripercorriamo insieme le origini di San Valentino.

San Valentino è le festa degli innamorati, come tutti sanno, e porta con se le più svariate emozioni. È in sostanza un appuntamento imperdibile per tutte le coppie! Tuttavia, la stragrande maggioranza della popolazione mondiale che lo festeggia la definisce una festa puramente commerciale, creata dalle multinazionali e carente di un significato profondo e sincero. Le origini di San Valentino pare che siano antichissime e questa ricorrenza è celebrata da secoli, a partire dall’antica Roma. Scopriamo insieme la storia di questa festa!

La festa di San Valentino: la storia attraverso i secoli

San Valentino fa il suo ingresso nella scena mondiale a Roma, tra gli ultimi anni del 400 e i primi del 500 d.C., o almeno così sembrerebbe. A dare vita a questa tradizione si dice sia stato un papa: Gelasio I.

Il pontefice aveva un disperato bisogno di far cessare il prima possibile i riti pagani, detti Lupercalia, che facevano sprezzo dei valori cristiani dell’amore. Per questo istituì in data 14 febbraio, nonché il giorno di San Valentino, la Festa degli innamorati, per proteggerli e allontanarli dai rituali pagani di sessualità libera.

Riti dedicati al dio pagano della Fertilità, Luperco, i Lupercalia si celebravano tra il 13 e il 15 febbraio nell’antichità. Durante queste giornate l’evento di maggiore rilevanza si svolgeva il 15: gruppi di giovani uomini viaggiavano nudi, o con un gonnellino di pelle legato strettamente in vita, per le via della città e le matrone romane si concedevano alle loro frustate. Anche le donne in dolce attesa non si ritraevano, poiché le credenze dicevano facesse bene al nascituro.

San Valentino: il significato religioso del santo

L’origine della festività rimane comunque controversa. Non si è sicuri sull’identità del Santo che effettivamente può vantare il compito di essere protettore dell’amore romantico. In ogni caso, due martiri di nome Valentino sono in lizza per il posto:

San Valentino da Terni, nato verso il 176 d.C., protettore degli innamorati. Guidava le coppie verso il matrimonio e cercava di incoraggiarli nella creazione di una loro famiglia. Nella Bibbia viene definito difensore delle storie d’amore.

Il secondo San Valentino candidato, per molti lo stesso Valentino da Terni, sarebbe morto decapitato a Roma negli ultimi anni del 200 d.C.

Esiste inoltre un’origine letteraria per questa festività, attribuita allo scrittore Geoffrey Chaucer che nel suo libro The Parliament of Fowls associava Cupido a San Valentino (in 700 versi addirittura). In questo modo il Santo in terra aveva avuto la possibilità di capire l’amore divina e portarlo alle persone.

La festa degli innamorati nell’era moderna

Nella modernità, soprattutto in America e in Inghilterra, la giornata degli innamorati è caratterizzata dallo scambio di biglietti e frasi d’amore, che precedono magari una cena romantica o una giornata passata nei modi più romantici possibili. Da qui è iniziata la scalata commerciale che viene imputata alla festa e che si è trasformata oggi nello scambio di doni sempre più costosi e importanti, nonché cene, brevi vacanze, weekend e tanto altro ancora.

Insomma, al di là delle sue origini controverse e dell’accezione consumistica dell’era moderna, oggi San Valentino è di sicuro una buona occasione per dedicarsi a chi si ama, e farlo sentire più importante che mai