Tutto pronto per i saldi invernali 2025: vediamo la data di inizio regione per regione e i consigli per non ricevere fregature.
Dopo Capodanno, come vuole la tradizione, in tutta Italia iniziano i saldi invernali. Nel 2025, ad aprire le danze è la Valle d’Aosta, seguita nei giorni successive dalle altre regioni del Belpaese. Vediamo le date regionali e le regole che i negozianti sono tenuti a rispettare.
Saldi invernali 2025: quando iniziano regione per regione
Ci siamo, gli appassionati di shopping possono finalmente dare libero sfogo alla loro ossessione: iniziano i saldi invernali 2025. Gli sconti non iniziano lo stesso giorno in tutta Italia. Quest’anno si parte dalla Valle d’Aosta, che dà il via alla svendita promozionale il 2 gennaio, con la chiusura fissata per il 31 marzo. In alcune zone d’Italia la durata dei saldi è di tre mesi circa, mentre in altre durano appena 60 giorni. Di seguito, tutte le date:
- Abruzzo: dal 4 gennaio 2025, per 60 giorni, con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno;
- Basilicata: dal 4 gennaio all’1 marzo 2025, con divieto di fare vendite promozionali 30 giorni prima dell’inizio dei saldi;
- Calabria: dal 4 gennaio 2025, per 60 giorni, con divieto vendite promozionali 15 giorni prima dell’inizio dei saldi;
- Campania: dal 4 gennaio 2025, per 60 giorni, con divieto vendite promozionali 30 giorni prima dell’inizio dei saldi;
- Emilia Romagna: dal 4 gennaio al 4 marzo 2025, per 60 giorni, con divieto vendite promozionali 30 giorni prima dell’inizio dei saldi;
- Friuli Venezia Giulia: dal 4 gennaio al 31 marzo 2025 con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno;
- Lazio: dal 4 gennaio 2025, per 6 settimane, con divieto vendite promozionali 30 giorni prima dell’inizio dei saldi;
- Liguria: dal 4 gennaio al 17 febbraio 2025, per 45 giorni, con divieto vendite promozionali 40 giorni prima dell’inizio dei saldi;
- Lombardia: dal 4 gennaio 2025, per 60 giorni, con divieto vendite promozionali 30 giorni prima dell’inizio dei saldi;
- Marche: dal 4 gennaio al primo marzo 2025, con divieto vendite promozionali 30 giorni prima dell’inizio dei saldi;
- Molise: dal 4 gennaio 2025, per 60 giorni, con divieto vendite promozionali 30 giorni prima e 30 dopo dell’inizio dei saldi;
- Piemonte: dal 4 gennaio 2025, per 8 settimane, con divieto vendite promozionali 30 giorni prima dell’inizio saldi;
- Puglia: dal 4 gennaio al 28 febbraio 2025, con divieto vendite promozionali 15 giorni prima dell’inizio dei saldi;
- Sardegna: dal 4 gennaio 2025, per 60 giorni, con divieto vendite promozionali 40 giorni prima dell’inizio dei saldi;
- Sicilia: dal 4 gennaio al 15 febbraio 2025, con possibilità di effettuare vendite promozionali in ogni periodo dell’anno;
- Toscana: dal 4 gennaio 2025, per 60 giorni, con divieto vendite promozionali 30 giorni prima dell’inizio dei saldi;
- Umbria: dal 4 gennaio 2025, per 60 giorni, con possibilità di effettuare vendite promozionali in ogni periodo dell’anno;
- Valle d’Aosta: dal 2 gennaio al 31 marzo 2025, con divieto vendite promozionali 15 giorni prima dell’inizio dei saldi;
- Veneto: dal 4 gennaio al 28 febbraio 2025, con divieto vendite promozionali 30 giorni prima dell’inizio dei saldi;
- Trento e provincia: dal 4 gennaio al 4 marzo 2025, per 60 giorni, i commercianti scelgono liberamente i periodi in cui effettuare i saldi.
Le regole dei saldi invernali 2025
Durante i saldi invernali 2025, così come durante le altre svendite promozionali, i negozianti sono obbligati a rispettare alcune regole. Queste ultime sono volte alla tutela del consumatore e, pur essendo d’obbligo, non sempre vengono osservate. I clienti, è bene sottolinearlo, sono chiamati a segnalare alle forze dell’ordine eventuali irregolarità . Nello specifico, come evidenziato dalla Federazione Moda Italia-Confcommercio, i negozi sono tenuti a:
- accettare pagamenti con carte di credito;
- indicare su ogni articolo il prezzo originario, lo sconto applicato e il prezzo finale;
- cambiare gli articoli danneggiati o non conformi (in tutti gli altri casi, il cambio è a discrezione del negoziante) oppure riparare lo stesso;
- mettere in vendita prodotti di carattere stagionale o di moda.
La prova dei capi, invece, non è obbligatoria, ma a discrezione del negoziante.