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Russia, il default è alle porte: cos’è e quali sono i rischi

Bandiera Russa

Dopo l’invasione dell’Ucraina, la Russia rischia il default: di cosa si tratta? Vediamo insieme cos’è e quali sono i rischi.

Con la dichiarazione di guerra all’Ucraina, la posizione della Russia si aggrava ogni giorno di più. Il presidente Vladimir Putin non molla un colpo, ma la Federazione russa rischia addirittura il default. Vediamo cos’è e che cosa comporta non solo per il Paese, ma anche per i semplici cittadini.

Russia: il default è alle porte

La guerra in Ucraina, iniziata alle prime luci dell’alba dello scorso 24 febbraio, non sembra volersi arrestare. L’esercito russo, mandato in azione dal presidente Vladimir Putin non ha alcuna intenzione di battere ritirata e il Paese invaso sta cercando di difendersi come meglio può. Non è solo l’Ucraina ad essere in pericolo, ma anche i cittadini russi stanno iniziando ad avere problemi con le varie sanzioni che l’Occidente ha inflitto alla Federazione. In tutto ciò, la Russia rischia anche il default. Questo termine significa letteralmente inadempienza e si utilizza per indicare una persona insolvente, ovvero che non è in grado di ripagare il proprio debito.

In termini economici, quindi, il default di un Paese ne indica il fallimento. Cercando si semplificare al massimo la questione, che è tutt’altro che facile, possiamo dire che la Russia, entro pochi giorni, non sarà più in grado di restituire il denaro che ha ricevuto in prestito. Questo, come già accaduto sempre nella Federazione nel 1998, si traduce in una sola situazione: l’isolamento finanziario del territorio governato da Putin.

Ecco un video che spiega cos’è il default:

Cosa rischia, in termini pratici, la popolazione russa?

Anche se il ministro russo della Finanze ha sottolineato che “onorerà completamente e nei tempi previsti gli obblighi in materia di servizio e ritiro dei titoli di stato della Federazione Russa“, il default appare imminente. Come se non bastasse, l’isolamento finanziario si supera con difficoltà ed è un’etichetta che resta addosso. Per quel che riguarda la popolazione, invece, il fallimento di un Paese comporta, quasi sempre, la disperazione del suo popolo: i soldi destinati agli stipendi pubblici non sono garantiti, così come non lo sono quelli delle pensioni e degli ammortizzatori sociali. Come avrete facilmente intuito, quindi, il default non è una tegola in testa solo per i grandi oligarchi russi, che magari hanno maggiore autonomia economica, ma anche e soprattutto per il ceto medio, che vive di stipendio o pensione.

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ultimo aggiornamento: 9 Marzo 2022 16:53

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