Quali sono i diritti e i doveri delle tate che lavorano per la Royal Family? Altro che semplici babysitter, devono rispettare regole ferree.
Le tate della Royal Family hanno diritti e doveri ben precisi. Quante non rispettano le regole vengono messe alla porta senza troppe formalità. In passato, ad esempio, è già successo che una babysitter fosse cacciata da Buckingham Palace perché colpevole di essersi rivolta ai principini chiamandoli “bambini“. Vediamo cosa dice il protocollo reale.
Royal Family: diritti e doveri delle tate di Buckingham Palace
Vi piacerebbe lavorare come tata della Royal Family? Bene, sappiate che prima di essere assunte a Buckingham Palace è obbligatorio frequentare la prestigiosa Norland School di Bath, in Inghilterra. Si tratta dell’istituto dedicato alla formazione delle babysitter più famoso al mondo, dove si imparano tutte le regole necessarie per svolgere questa mansione a corte. Oltre alle lezioni di cucina, cucito e pedagogia, le tate devono essere in grado di evitare i paparazzi, difendersi con le arti marziali, guidare in condizioni di pericolo e trovare via di fuga quando la situazione lo richiede.
Ovviamente, le tate della Royal Family devono firmare un contratto di riservatezza, che impone loro di non divulgare nulla di quanto avviene in casa. Non solo, non possono avere profili social e la loro vita sociale deve essere pressoché inesistente. La babysitter del principe William e di Kate Middleton, ad esempio, ha competenze di ogni genere. E’ brava anche ad organizzare feste di compleanno e ad occuparsi del corretto riposo dei tre pargoli. Si chiama Maria Teresa Turrion Borrallo, ha 51 anni ed è ovviamente single.
La tata dei duchi di Cambridge è con loro fin falla nascita del primogenito George e oggi si occupa anche di Charlotte e Luise. La Borrallo, stando a quanto sostengono gli esperti di corte, ha un legame molto stretto con Kate e collabora con lei nell’educazione dei tre bambini.
Le tate della Royal Family fanno voto di silenzio
In un certo senso, le tate della Royal Family fanno voto di silenzio. Per non mettere in pericolo la vita dei bimbi, infatti, non devono aprire bocca su quanto avviene a corte. Non solo, devono fare attenzione a tante altre regole. Ad esempio, non possono pronunciare la parola bambino e devono rivolgersi ai minori utilizzando il nome di battesimo. Il motivo? Per non far sentire ai piccoli la differenza tra loro e gli adulti. Una specie di trattamento alla pari, una forma di rispetto. In passato, non a caso, sembra che Lady Diana abbia licenziato una babysitter di William ed Harry proprio perché li chiamava i miei bambini. La principessa triste, però, la cacciò di casa soprattutto per la gelosia che nutriva nei confronti dei pargoli.