Rosalinda Cannavò e il post parto: “Chi lo sa cosa si prova”

Rosalinda Cannavò e il post parto: “Chi lo sa cosa si prova”

Lo sfogo di Rosalinda Cannavò sul post parto e la poca comprensione che, spesso, accompagna le mamme dopo la gravidanza.

Ha scelto i social per raccontare alcune delle sue sensazioni dopo essere diventata mamma e accendere un focus sulla situazione del post parto che le donne devono affrontare dopo la gravidanza. Stiamo parlando di Rosalinda Cannavò che su Instagram ha optato per un sfogo molto importante con una chiara richiesta: maggiore comprensione verso le donne che come lei stanno affrontando una fase nuova della vita.

Rosalinda Cannavò, le riflessioni sul post parto

“Il post parto è un viaggio profondo e complesso”, sono queste le parole con cui su Instagram Rosalinda Cannavò ha iniziato il suo sfogo ma anche diverse considerazioni sul un tema spesso tabù per tante persone.

“Un momento in cui ci si trova a confrontarsi con una nuova realtà e, spesso, con un turbinio di emozioni. In tutto questo vortice di sensazioni, mi sono resa contro che l’empatia, a volte, scarseggia proprio dove ce n’è più bisogno”.

Rosalinda Cannavò

Rosalinda, dopo essere diventata madre di una bellissima bimba, Camilla, insieme ad Andrea Zenga, ha aggiunto: “Mi sono accorta che molte persone intorno a me danno per scontato che io riesca a gestire tutto, che sia sempre forte, che io riesca a sorridere anche quando, dentro di me, ci sono mille pensieri e preoccupazioni (non parlo di Andrea, né di familiari. Non cominciate)”.

Lo sfogo e la richiesta di comprensione

Di fatto, la Cannavò ha tenuto a sottolineare come le persone non provino comprensione per quello che le mamme vivono dopo aver dato alla luce una creatura: “Ma chi lo sa davvero cosa significa il post parto? Chi lo sa cosa si prova nel ritrovarsi a dover ricominciare da zero, affrontare le sfide quotidiane, il corpo che cambia, le notti insonni, le incertezze sul futuro?”.

Rosalinda ha anche aggiunto che al netto della gioia apparente, ci siano “momenti di fragilità e vulnerabilità che meritano di essere vissuti e riconosciuti”. In questo senso lei stessa sta “imparando che rispettare gli altri, anche sul lavoro, e metterli al primo posto non deve significare trascurare le proprie esigenze e il proprio benessere. Desidero che ci sia più spazio per l’autenticità, più comprensione per le madri, per chi affronta il post parto (non voglio essere ripetitiva ma anche sul lavoro, dove ci sono tanti aspetti che andrebbero rivisti)”, ha concluso la neo mamma.