Ron si racconta: da alcuni episodi dell’infanzia, alla carriera nella musica con l’incontro importantissimo con Lucio Dalla.
Ospite di ‘Oggi è un altro giorno’, trasmissione Rai condotta da Serena Bortone, il noto cantautore Rosalino Cellamare, per tutti solo Ron, si è raccontato a 360° tra infanzia, scuola e musica con particolare riferimento ad alcuni inediti episodi vissuti.
Ron: il bullismo e la musica
Il racconto di Ron inizia dal principio quando, da piccolo, fu vittima di bullismo: “Facevo la seconda media, c’era questo gruppetto di ragazzi… Quando uscivamo da scuola, dopo cinque minuti venivano… Se mi picchiavano? Beh, sì. Qualche calcio. Io lo dicevo a casa, ma a quel tempo. Una volta, finita la squadra, quel ragazzo, il capo del gruppetto, venì da me e mi mise il braccio al collo. Pensavo mi picchiasse e invece mi chiese scuse. Io lo perdonai, subito”.
Crescendo poi la sua vita ha preso una piega che poi tutti abbiamo conosciuto con la musica. Prima, però, oltre alle canzoni, per il cantautore esistevano anche le imitiazioni. Una di quelle che meglio gli riuscivano era quella di Gianni Morandi col quale fu protagonista della famosa canzone ‘Occhi di ragazza’: “Io ero un ragazzo che andava a scuola e facevo i concorsi. Ai concorsi venivano i talent scout. Venne un tizio, una sera, e mi chiamò. Andai a Roma con mio padre e ad un certo punto mi trovai a scoprire chi fosse il cantautore che aveva scritto una canzone per me. Entrò Lucio Dalla, ingessato per un incidente stradale (ride ndr). Scoprì come si era fatto male…”.
Proprio sull’importanza vitale che ebbe Lucio Dalla nella sua vita musicale, Ron ha spiegato: “Lucio mi disse: ‘Adesso basta con questo nome’. Era troppo lungo secondo lui. Mia madre un po’ si offese (ride, ndr). Rosalino era il nome di un parente”.
Di seguito alcuni passaggi dell’intervista pubblicati con un post dal profilo Twitter ufficiale di ‘Oggi è un altro giorno’: