Roberto Vecchioni: “Mio figlio morto? Il crollo del mondo ma lo sento…”

Roberto Vecchioni: “Mio figlio morto? Il crollo del mondo ma lo sento…”

Per i suoi 80 anni, Roberto Vecchioni ha ripercorso alcuni momenti della sua vita, professionale e privata come la morte del figlio Arrigo.

Intervistato dal Corriere della Sera in occasione dei suoi 80 anni, Roberto Vecchioni si è raccontato a 360° su diversi argomenti. Non solo musica e vita professionale ma anche, e soprattutto, quella privata tra l’amore per la sua compagna di vita fino a quello per i figli con la recente grande tristezza per la prematura morte di Arrigo.

Roberto Vecchioni, l’amore per la moglie e il dolore per la morte del figlio

Roberto Vecchioni

“Arrivare a 80 anni è una fatica, ma si è come prima. Quando la mente e il cuore sono come quando hai 30 anni, il resto cambia poco. Il giovane ha naturalmente paura della morte. Forse i giovani di oggi no, perché vanno in giro a fare quelle cose orribili, proprio perché hanno perduto le parole”, ha detto Roberto Vecchioni con grande serenità e non poca saggezza.

Parlando di morte, inevitabile un passaggio su suo figlio Arrigo, scomparso prematuramente a 36 anni. “Lo sento dentro fortissimo, mio figlio, lo sento intensamente, Arrigo, me lo rivedo dentro continuamente. È stata una cesura tra una vita e l’altra, lo è stato ancora di più per mia moglie. Non l’ho presa come un’ingiustizia”, chiarisce. “Forse dalla felicità non si impara un ca**o. Si impara solo soffrendo, sperando di tornare alla felicità. È stato il crollo del mondo, dell’universo, ma non di certezze e ideali”.

Di seguito anche quello che era stato il post Instagram con cui era stata annunciata la morte di Arrigo:

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