Il mondo della cultura piange Roberto Gervaso, lo scrittore e giornalista scomparso a 82 anni dopo una battaglia contro una lunga malattia.
Roberto Gervaso si è spento a Milano il 2 giugno. Lo scrittore combatteva da tempo contro una grave forma di cancro e in tanti, via social, gli hanno dedicato messaggi di affetto e di cordoglio per la sua scomparsa. Tra loro anche la figlia, la giornalista del TG5 Veronica Gervaso, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e Silvio Berlusconi.
Roberto Gervaso è morto: il lutto
Autore di testi divulgativi tra i più noti sulla storia italiana (alcuni dei quali realizzati insieme a Indro Montanelli), Roberto Gervaso è stato uno dei giornalisti e degli scrittori più apprezzati del panorama italiano odierno. In tv era noto per i suoi modi eleganti e per l’abitudine di indossare un immancabile papillon colorato. In tanti hanno ricordato il compianto scrittore per i suoi testi, e anche la figlia Veronica Gervaso – giornalista del TG5 – ha scritto un post carico di cordoglio via social.
Sulla scomparsa del giornalista si è espresso anche il presidente Sergio Mattarella, che in una dichiarazione riportata dall’Ansa ha definito Gervaso come: “Un uomo di finissima cultura, protagonista, per lunghi anni, del giornalismo e della vita culturale del nostro Paese”.
L’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, invece, ha scritto in un messaggio via social: “Roberto Gervaso era un uomo con il coraggio delle sue opinioni controcorrente, sempre garbato e signorile, colto e documentato. Mi mancherà, mancherà a tutti gli italiani liberi.”
La vita privata e la depressione
Gervaso è stato sposato con una donna di nome Vittoria, madre della sua unica figlia, Veronica (nata nel 1974). Il giornalista ha più volte raccontato di essere stato colpito per tre volte da gravi forme depressive nel corso della sua vita, e ha anche confessato di essere sempre stato vegetariano. Oltre ai numerosi saggi e volumi di divulgazione storica, Gervaso aveva scritto anche due libri legati al rapporto di coppia dai titoli molto ironici: La vita è troppo bella per viverla in due (breve corso di educazione cinica) e L’amore è eterno finché dura.