Ecco quanto guadagnato e quanto ha guadagnato Roberto Benigni quando è stato ospite al Festival di Sanremo.
“È un mio sogno che si realizza”, con queste parole Carlo Conti, durante la conferenza stampa di venerdì 14 febbraio 2025, ha annunciato che nella puntata del Festival di Sanremo in onda la sera ci sarebbe stato come super ospite Roberto Benigni. L’attore, regista e comico è certamente un personaggio molto amato dal pubblico italiano (e non solo) e negli anni lo si è potuto spesso vedere sul palco del Teatro Ariston.
I suoi interventi sono stati spesso molto apprezzati anche se non sono mancante anche le critiche. Uno degli argomenti che più ha fatto discutere riguardo alla presenza dell’artista toscano è sempre stato il cachet: ma quanto guadagna Roberto Benigni a Sanremo? E quanto ha guadagnato nelle precedenti ospitate al Festival?
Quanto guadagna Roberto Benigni a Sanremo 2025
Non è al momento noto a quanto ammonti il cachet di Roberto Benigni per la sua ospitata al Festival di Sanremo 2025. Quello che sappiamo è che i cachet di tutti gli altri ospiti sono compresi tra i 50.000 e i 100.000 euro: possiamo quindi ipotizzare che anche l’artista toscano percepisca una cifra compresa in questo range per salire sul palco del Teatro Ariston al fianco di Carlo Conti.
Quanto ha guadagnato Roberto Benigni nei Sanremo precedenti
Come detto in precedenza, i cachet di Roberto Benigni al Festival di Sanremo hanno sempre fatto discutere. Nel 2020 il comico toscano per la sua presenza al fianco di Amadeus guadagnò 300.000 euro. In quell’occasione interpretò in maniera personale il Cantico dei Cantici.
Tornò poi anche nel 2023 e il suo cachet, come spiegò il direttore di Rai 1 Stefano Coletta, fu inferiore: “Ho sempre grande attenzione rispetto al dato economico di ogni trattativa di ogni artista e soprattutto di Benigni, ma siamo lontani dai 300.000 euro“.
Roberto Benigni è salito per la prima volta sul palco del Teatro Ariston nel 1980. Il suo intervento suscita molto polemiche per via di un bacio appassionato con la co-conduttrice Olimpia Carlisi e per aver soprannominato “Wojtylaccio” Papa Giovanni Paolo II.
È poi tornato nel 2002 con Pippo Baudo e una terza volta nel 2009 con Paolo Bonolis: in entrambi casi è stato protagonista di monologhi di satira molto pungenti e per nulla banali. Nel 2011 ha poi emozionato il pubblico con una lezione sull’inno d’Italia che strappò grandissimi applausi.