Rita Pavone: “Pride? Non mi piace quando vedo sederi all’aria…”

Rita Pavone: “Pride? Non mi piace quando vedo sederi all’aria…”

Lunga e interessante intervista al Corriere della Sera per Rita Pavone che ha parlato di diversi argomenti: tra privato e lavoro.

Si è raccontata a 360° al Corriere della Sera Rita Pavone. La famosissima cantante ha avuto modo di soffermarsi su diversi argomenti che riguardano la sua vita privata ma anche quella professionale. Dall’amore con Teddy Reno fino alla libertà, spesso espressa nelle sue canzoni, che l’ha portata a parlare anche del gay Pride.

Rita Pavone, la libertà e il pensiero sul Pride

Rita Pavone e Teddy Reno

Nel mezzo dell’intervista al Corriere, la Pavone ha parlato anche della libertà di amare facendo riferimento ai sentimenti tra due donne. Una storia che l’artista ha raccontato nell’album del 1989 ‘Gemma e le altre’: “Ho sempre preceduto gli eventi. Bisogna parlare della vita per quello che è e ho voluto raccontare storie di donne, fra cui questa che però ha una fine molto drammatica. Non è giusto, ognuno deve poter amare chi ha voglia di amare. Però io detesto tutte le ostentazioni che sviliscono l’amore, quando vedo i sederi all’aria al gay pride non mi piace“, ha detto.

E ancora sul Pride che fa parte della battaglia per i diritti: “Può darsi, ma io sono una boomer e la mia educazione sentimentale era molto diversa. Sono arrivata illibata al matrimonio e so che i miei figli ridono, ma i tempi erano altri. Oggi è diverso e va bene, però nessuno critichi me”, ha tenuto ad aggiungere ancora l’artista.

L’operazione e la rinascita

Non mancano alcuni passaggi importanti a livello privato come il suo amore per Teddy Reno: “Lui ha 98 anni, è un po’ confuso, ma le cose vanno bene. Quando ci siamo incontrati era un uomo con una giovane donna, è vero, ma ci siamo sempre capiti in tutto, solo con gli sguardi. Mi dissero ‘durerà lo spazio di una canzone’, invece è un melodramma, non finisce mai”.

Inoltre, la Pavone ha parlato anche della delicata operazione subita nel 2006 quando aveva deciso di ritirarsi dalle scene ma poi ci ripensò: “Avevo subito un’operazione con due bypass all’aorta che mi aveva spaventato moltissimo. Rimasi intubata per sette giorni, la voce aveva problemi e non mi riconoscevo più. Se sono tornata è “colpa” di Renato Zero che mi ha invitata a cantare per i suoi 60 anni. Mi ha detto ‘è come andare in bici’ e in effetti la voce era tornata. Lì ho capito che cantare mi piaceva ancora, mi sono autoprodotta un album e sono rientrata in classifica”, ha raccontato ancora la donna.