La rissa – virtuale – tra Morgan e Sgarbi ha animato la chat di gruppo Rinascimento dissoluzione: tra i due sono volati insulti pesantissimi.
Giunto al capolinea l’idillio tra Morgan e Vittorio Sgarbi: dopo aver tessuto le lodi l’uno dell’altro, l’amicizia si è conclusa con una vera e propria rissa consumatasi in chat. Nella giornata di ieri, come riportato dal magazine Mowmag, Marco Castoldi ha chiesto ai membri della chat di gruppo Rinascimento dissoluzione di concentrarsi sulla mancata attenzione della famiglia di Tenco nel dare risalto al patrimonio artistico dell’autore. La solidarietà che sperava di ricevere, però, non è arrivata e Morgan ha iniziato a lanciare offese random.
Morgan e Sgarbi, scontro in chat
“Io ho chiesto a voi solidarietà e appoggio, perché stimo a priori chi non conosco. Chi mi ha pugnalato invece da me è sempre stato difeso, lo ha fatto perché, sostiene, io ho sporcato in casa sua, eliminando suoi amici, e aggiunge che sono uno stupido perché vado a cercare supporto da una massa di disperati, che invece lui conosce personalmente”, ha sbottato Morgan, iniziando ad eliminare una serie di contatti della chat appartenenti alla cerchia di Sgarbi.
Non contento, il paroliere è passato ad attaccare direttamente il critico d’arte. “Sgarbi mi ha accoltellato e umiliato, nonostante io lo abbia sempre appoggiato con lealtà, si è permesso di fare questo a me, perché? Perché ho espresso indignazione? Che cosa greve – ha continuato a urlare – […]Così fanno i cattivi. Sfruttano e poi accoltellano. Io perdo tempo, serenità, speranza, lavoro, contatti, allegria, progetti, stima… Parecchie cose perdo. Basta. È uno stro**o, un mostro. Alcuni di voi hanno gli screenshot della discussione tra me e Sgarbi. Giudicate voi, io stacco e me ne fo**o, chiudo tutto, siete (quasi) tutti delle me**e umane. Affa***lo miserabili”.
Eliminato dalla chat Rinascimento dissoluzione, Morgan non ha smesso di dare sfogo alla sua rabbia e ha continuato ad attaccare Sgarbi in un’altra chat di gruppo, Ministero della Cultura, in cui erano inseriti entrambi.
A quel punto, il politico e critico d’arte ha sbottato: “Io non ti ho neanche pensato. Sei un topo”. “Vado a bere del vomito di cane in lattina per provare una sensazione più gradevole delle parole di Sgarbi. Una persona che dice cose così cattive mi fa paura – ha concluso amareggiato Morgan – . Gli ho detto che è stato sleale e mi ha risposto che io sono un topo che con i suoi amici mi deride e che non si è mai illuso che io fossi meritevole. Non è un’amicizia, è una mia illusione, ma lui non mi è amico. Mi ha sempre solo usato”.