Riscaldamenti meno 1 grado con controlli nelle case private: parla il ministro Cingolani

Riscaldamenti meno 1 grado con controlli nelle case private: parla il ministro Cingolani

Nel corso della stagione invernale, i riscaldamenti dovranno essere abbassati di un grado: ci saranno controlli nelle case degli italiani?

La stagione invernale si prospetta fredda, in tutti i sensi, per la maggior parte degli italiani. Per far fronte al caro energia e risparmiare sul gas, il Ministero della Transizione Ecologica ha già reso pubbliche le linee guida da rispettare: riscaldamenti ridotti di un grado e di un’ora al giorno e per due settimane in meno. Alla luce di ciò, una domanda sorge spontanea: ci saranno controlli nelle case del bel Paese?

Riscaldamenti, meno 1 grado nelle case degli italiani: ci saranno controlli?

Il Ministero della Transizione Ecologica è stato chiaro: per cercare di risparmiare il gas e far fronte al caro bollette, gli italiani devono avere un comportamento virtuoso per tutta la stagione invernale 2022/2023. Questo, in termini pratici, significa tornare un po’ indietro negli anni, o come direbbe Serge Latouche approcciarsi alla decrescita felice. Stando alle linee guida, i termosifoni devono essere abbassati di un grado e accesi per un’ora in meno al giorno. Inoltre, dovranno essere utilizzati per due settimane in meno. Questo è quanto accadrà, o meglio ci si augura che accada, nelle abitazioni private. Alla luce di ciò, la domanda sorge spontanea: ci saranno dei controlli nelle case della popolazione?

Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, intervenuto nella trasmissione radiofonica 24 Mattino su Radio 24, ha dichiarato: “Diciamo le cose come stanno: è molto difficile entrare nelle caldaie e nelle docce dei cittadini. (…) Bisognerebbe avere anche gli strumenti per farlo in maniera capillare. In secondo luogo c’è anche una materia di invasione della privacy del cittadino“.

Pertanto, nelle case degli italiani non ci saranno controlli. Ergo: il rispetto della norma è nelle mani del buonsenso della popolazione. Introdursi nelle abitazioni private, tra l’altro, è vietato dalla Costituzione che, all’articolo 14, recita: “Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale“.

Riscaldamenti: l’alternativa ai controlli

Considerando che è impossibile fare controlli nelle case degli italiani, esiste un’alternativa valida? Secondo qualcuno si potrebbe pensare di ridurre da remoto la potenza dei contatori delle abitazioni. Questo, però, è possibile solo per le dimore che vantano uno contatore intelligente. L’ipotesi, è bene sottolinearlo, è contenuta nella bozza del piano dell’Unione Europea per il razionamento di energia elettrica e gas, ma sembra comunque infattibile. Cingolani, non a caso, ha dichiarato: “Dal punto di vista tecnico nutro qualche dubbio. Non tutti i cittadini europei hanno il contatore elettronico in casa. Mi sembra difficile da attuare“.