I rimedi della nonna per l’influenza

I rimedi della nonna per l’influenza

Buone vecchie tradizioni per non lasciar fare tutto ai medicinali

I rimedi della nonna per l’influenza servono soprattutto a dare un sostegno naturale alle difese immunitarie dell’organismo e a favorire una rapida ripresa.

L’importanza dell’idratazione: brodo e spremute

Per quanto possa sembrare scontato è bene ribadirlo: le bevande calde danno un estremo sollievo a chi è influenzato. Questo avviene perché il calore rilassa la gola indolenzita e il vapore acqueo aiuta a sturare il naso. La sensazione di calore a livello dello stomaco inoltre fornisce un temporaneo sollievo da brividi indotti di solito da uno stato febbrile. Brodo di pollo, decotto di mela e di zenzero sono le bevande più indicate per riscaldare ma soprattutto per reidratare il corpo, i cui liquidi vengono espulsi con il sudore e i muchi. In particolare il brodo di pollo è in grado di fluidificare i muchi che occludono il naso e che fanno spesso bruciare i bronchi, per questo motivo è particolarmente indicato per coadiuvare in maniera naturale sciroppi mucolitici.
Decotti e tisane andrebbero zuccherati con il miele piuttosto che con lo zucchero, poiché il miele ha riconosciute proprietà antisettiche che aiutano a contrastare le infezioni della gola.
Oltre ai liquidi caldi è importante assumere acqua e spremute di agrumi freschi per assicurare al corpo un apporto di vitamina C che lo aiuti a combattere l’infezione a cui sta facendo fronte.

I rimedi della nonna per l’influenza: riposo e suffumigi

Uno dei rimedi più antichi e più efficaci per combattere i mal di testa e la congestione nasale provocati dall’influenza è costituito dai suffumigi. Si tratta di bollire dell’acqua in una casseruola e di aggiungere gocce di oli essenziali balsamici come quello di eucalipto (usato anche in unguenti medicinali). A questo punto non si deve far altro che coprire il capo con un’asciugamano e inalare i vapori.
Naturalmente a tutti questi accorgimenti va sommato un periodo di riposo totale e prolungato: esporsi a nuovi pericoli di contagio quando non si è ancora completamente guariti può indurre in fastidiose ricadute.