Rifugiati ucraini: come si ottengono i rimborsi

Rifugiati ucraini: come si ottengono i rimborsi

Il Governo ha emanato una serie di fondi per i rifugiati ucraini e per chi li accoglie. Ecco come funzionano i rimborsi e chi può usufruirne.

Con l’accoglienza dei tanti profughi ucraini giunti a causa della recente guerra, il governo ha istituito una serie di fondi volti a gestire la situazione.
A ciò è seguita un’ordinanza dettagliata che spiega come si può usufruire di questi rimborsi e come farne richiesta. Ecco, quindi, tutto quel che c’è da sapere a riguardo.

Rimborsi per i profughi: ecco cosa è stato deciso

Al fine di gestire le risorse economiche per l’accoglienza dei profughi giunti dall’Ucraina, il governo ha stanziato dei fondi che saranno emanati sotto forma di rimborsi.

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I profughi giunti autonomamente e che hanno già una sistemazione avranno diritto a 300 euro mensili per tre mesi. A questi si aggiungeranno 150 euro (sempre per tre mesi) per ogni figlio.
Le somme saranno date direttamente ai profughi giunti in Italia da ora alla fine dello stato d’emergenza per la crisi ucraina. Stato che è stato fissato al 31 Dicembre 2022.

Ogni profugo dovrà quindi richiedere personalmente il contributo erogato in modo da andare incontro alle classiche verifiche attuate sempre prima di elargire una qualsiasi forma di assistenza.

Come funzionano i fondi per le associazioni e le famiglie accoglienti dei rifugiati ucraini

Al momento non è previsto alcun rimborso per le famiglie che in questi mesi hanno scelto di accogliere i profughi. Si attendono invece maggiori dettagli a chi accoglierà attraverso enti e associazioni. In linea di massima, si pensa ad una forma di rimborso di 33 euro al giorno.

In tal caso i soldi non andranno ai profughi ma agli enti che li riceveranno a titolo di rimborso spese. Questi, serviranno infatti per l’accoglienza, i corsi di lingua e la gestione del cibo, degli affitti, e di tutto ciò che servirà per fornire la miglior accoglienza possibile.

I rifugiati avranno invece una quota fissa giornaliera che al momento è stimata intorno ai 2,50 euro. Si tratta comunque di cifre non ancora fissate e che, quindi, potrebbero essere aumentate o andare incontro ad altre forme di variazione. Fino ad allora, ogni forma di accoglienza sarà da considerarsi a titolo gratuito.