Distanza di sicurezza, turni di lavoro e smart working: cosa cambierà in ufficio e tra i colleghi con la fine della quarantena e il rientro al lavoro?
Con la quarantena imposta dal governo per evitare il contagio da coronavirus tante persone si sono ritrovate a casa, lavorando in smart working o in cassa integrazione. Con la fine dell’isolamento e l’inizio delle Fase 2, molti cittadini dovranno ritornare a lavorare in ufficio con la paura sempre costante, tuttavia, del contagio da COVID-19. Lo smart-working, però, rimane saldamente ben più che un’opzione per molte attività che lo consentono.
La sicurezza dovrà essere la parola chiave in questa fase di ripresa e, per garantirla, negli uffici ci dovranno essere dei cambiamenti. Ma quali saranno le differenze rispetto al periodo precedente?
Cosa cambierà in ufficio?
Cosa dovrà cambiare necessariamente in ogni ufficio per quei lavoratori che rientreranno dopo la quarantena?
• Igiene e distanza. Mascherine, guanti e gel igienizzante: questi saranno i must have per il rientro al lavoro. Anche in un ambiente pulito e sanificato a dovere questi strumenti possono infondere più sicurezza nel dipendente e migliorare il rendimento. C’è poi il problema della distanza droplet: le scrivanie dovranno essere allontanate tra di loro, potrebbero venire usati dei divisori in plexiglass e verrà privilegiato il lavoro in open space rispetto a uffici piccoli e poco areati.
• Turni di lavoro. Per assicurarsi che la distanza droplet venga mantenuta e che non si creino gruppi numerosi di persone, è molto probabile che verrà attuata una rotazione nelle presenze. Non si tornerà probabilmente al lavoro a tempo pieno canonico, questo per non creare assembramento negli uffici.
• Circolo dell’aria. Per rendere l’ambiente più salubre e garantire il ricircolo dell’aria le aziende dovranno dotarsi di impianti idonei o garantire un ricircolo costante dell’aria. Probabile che ci siano anche vernici apposite per mantenere l’igiene, come l’Airlite, la cui efficacia sul COVID-19 è in fase di test.
• Formazione. All’interno delle aziende è già stato proposto di attuare piani di formazioni specifici sul COVID-19, per mantenere alta l’attenzione e la conoscenza della materia tra i dipendenti.
• Mensa e spazi comuni. I luoghi comuni, dove i dipendenti si ritrovavano nei momenti di pausa, molto probabilmente verranno interdetti fino a che COVID-19 non verrà sconfitto.
Come cambierà il rapporto tra colleghi nella fase 2?
Non è detto che il rapporto con i colleghi debba cambiare, certo si dovranno modificare alcune abitudini:
• Quasi sicuramente le riunioni avverranno in differita per molto tempo, almeno fino a che il virus non verrà sconfitto. Le riunioni avverranno tra casa e ufficio, con l’utilizzo della tecnologia per organizzare videochiamate e call di gruppo per impostare il lavoro.
• Il piacere di ritrovarsi dovrà essere segnato da distanze di sicurezza perentorie, ma imposte unicamente per la sicurezza di ogni singolo lavoratore. Il mantenimento di questo distanziamento sociale sarà indispensabile per il futuro economico del nostro paese che potrebbe non reggere a una seconda ondata.
• I luoghi di ritrovo abituali durante le pause non saranno più agibili. Le pause pranzo si passeranno in solitudine, se non a distanza. I fumatori non avranno più la “scusa” della pausa sigaretta insieme e non potranno neanche scambiarsele tra di loro. Anche le pause caffè dovranno essere concordate, se possibili, e non ci si potrà più scambiare la chiavetta della macchinetta come un gesto di normalità.
Lo smart working nella Fase 2
Lo smart working non scomparirà con l’avvio della Fase 2, anzi, sarà un valore aggiunto per l’azienda e consentirà maggiore sicurezza per i lavoratori e l’economia dell’impresa.
Con le turnazioni in ufficio sarà indispensabile poter lavorare anche da casa per mantenere qualità ed efficienza. Su Vanity Fair, l’AD di Workitect, Luca Brusamolino, tuttavia assicura: “Al di là della fase due, l’ufficio sarà sempre un magnete per l’incontro. Siamo degli animali che se non si incontrano, in qualche modo muoiono”.
Il rientro in ufficio della fase 2: Scarica QUI il Protocollo del Governo