Come riciclare l’olio del tonno in scatola? Secondo molte dicerie farebbe male, ma la verità è che si può riutilizzare in diversi modi. Ecco quali!
Quando si vuole mangiare del tonno in scatola, una volta aperta la latta si fa sempre colare via l’olio in essa contenuto, perché si presume che non sia salutare. Niente di più sbagliato, benché la maggior parte delle persone la pensi diversamente. Riciclare l’olio del tonno scatola deve essere una buona abitudine, infatti esso si può utilizzare in diverse occasioni piuttosto che essere buttato per una diceria senza alcun fondamento. Ecco quali sono queste occasioni!
Olio del tonno in scatola: come utilizzarlo
È bene sapere che l’olio del tonno in scatola, come afferma la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Sperimentali, su richiesta dell’Ancit (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare), è ricco di grassi polinsaturi, l’omega 3 in sostanza, e di alti livelli di vitamina D.
Come fare per riutilizzarlo? In primo luogo può essere usato in una qualsiasi ricetta in cucina, come per esempio l’uso del tonno in scatola per le insalate, oppure il soffritto per la pasta al tonno, o anche una bruschetta con tonno e verdura.
Usare l’olio del tonno in scatola, inoltre, è una pratica rispettosa dell’ambiente. Francesco Visioli, farmacologo e docente di Nutrizione Umana al Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova, spiega quanto segue a questo proposito:
“L’olio del tonno in scatola, conservato a temperatura idonea, resta un ingrediente ottimo per la cucina. Questo anche perché la confezione in acciaio e il trattamento termico a cui sono sottoposte le scatolette garantiscono la piena conservazione delle caratteristiche. Dobbiamo fare educazione con il consumatore e promuovere il corretto riutilizzo di quest’olio anche in termini di economia circolare“.
Insomma, tutto fa intendere che questo olio sia sempre da utilizzare e non da buttare via appena aperta la scatoletta del tonno.