Riccardo Cocciante: “L’isolamento mi aiuta a scrivere”

Riccardo Cocciante: “L’isolamento mi aiuta a scrivere”

Riccardo Cocciante, cantautore e compositore italiano nato in Vietnam, si è raccontato a Verissimo.

Riccardo Cocciante ospite Verissimo per raccontare di sé in occasione dei vent’anni da Notre-Dame de Paris, la rielaborazione dell’opera di Victor Hugo riscritta dal poeta Luc Plamondon sulle musiche di Riccardo Cocciante. In studio la reunion del cast originario.

Riccardo Cocciante

Si nota la difficoltà di Riccardo Cocciante di parlare di sé. È una persona molto timida e riservata. “Ho cercato di presentare sempre la parte intima di me e isolarmi quando potevo. Apparivo sul palcoscenico solo quando dovevo e in quei casi esplodevo.” Racconta, infatti, di preferire l’isolamento perché gli permette di scrivere, di comporre. E poi: “Vivo lontano dall’Italia perché è più bello tornarci che starci sempre, rivaluti tutto“. La sua casa ora è l’Irlanda, a Dublino.

Nel parlare dei suoi inizi, ricorda che l’amore per la musica e il canto vengono dalla mamma e dalla zia, dal padre ha preso la creatività. L’infanzia è stata felice a Saigon, città di nascita, mentre a Roma è stato difficile perché non conosceva la lingua: “mi sono nutrito della tv” per imparare.

La sua carriera non è iniziata nel migliore dei modi: “All’inizio non ero un personaggio tipico per l’epoca sia fisicamente che vocalmente. Il mio primo pezzo è stato bocciato e non è passato in radio. È stato il pubblico a volerlo, dopo averlo sentito in discoteca”. Aggiunge, poi: “Ma bisogna essere se stessi in ogni momento e non rispondere a una moda”.