Le regole da seguire nelle diverse fasce in cui è divisa l’Italia: ecco cosa si può fare e cosa no in zona gialla, arancione e rossa dal 16 gennaio al 5 marzo.
Il 2021 non è iniziato positivamente per la pandemia da Coronavirus. Nonostante i primi vaccini, la situazione della curva epidemiologica in Italia continua a essere preoccupante. Proprio per questo il governo, con l’approvazione del Comitato tecnico scientifico, ha varato un nuovo Dpcm con misure rigide, valido dal 16 gennaio al 5 marzo. Ancora una volta l’Italia è divisa in zona gialla, arancione e rossa, ma le regole sono differenti rispetto alle fasce di fine 2020. Ecco cosa si può fare e cosa invece è vietato all’interno di ogni singola fascia.
–Colori delle zone regione per regione
–Regole in zona gialla
–Regole in zona arancione
–Regole in zona rossa
Le varie zone in Italia, regione per regione
Le regole del nuovo Dpcm, salvo sorprese, saranno valide dal 16 gennaio al 5 marzo 2021. Le fasce verranno stabilite da un continuo monitoraggio del ministero della Salute. Al 17 gennaio la situazione è la seguente:
– in zona gialla Basilicata, Campania, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna e Toscana;
– in zona arancione Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto;
– in zona rossa Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano e Sicilia.
Tra le tre zone le differenze sono importanti e comportano anche severe chiusure per molte attività. Si parte però da alcune regole comuni in tutto il territorio italiano: resta obbligatorio l’utilizzo di dispositivi di sicurezza (mascherine) e il distanziamento sociale; resta valido il coprifuoco dalle 22 alle 5 (salvo comprovati motivi di necessità, lavoro e salute); resta vietato lo spostamento tra Regioni in ogni caso (al momento fino al 15 febbraio).
Le regole in zona gialla
Cambiano le regole nelle varie zone rispetto a quanto era previsto dagli ultimi Dpcm di dicembre, in attesa dell’allargamento delle vaccinazioni grazie anche all’arrivo del vaccino Moderna. In zona gialla dal 16 gennaio al 5 marzo le seguenti norme:
– spostamenti consentiti solo tra le 5 e le 22 solo all’interno della propria Regione o Provincia autonoma, salvo comprovate esigenze di necessità, salute o lavoro;
– consentite le visite ad amici e parenti una sola volta al giorno, tra le 5 e le 22, ma solo in due persone (oltre a conviventi non autosufficienti e minori di 14 anni);
– possibili gli spostamenti verso le seconde case, anche in affitto, per il proprio nucleo familiare;
– chiusura bar e ristoranti dalle ore 18;
– asporto vietato dopo le 18 per i bar, mentre resta possibile per i ristoranti;
– consentita la consegna a domicilio;
– centri commerciali chiusi nei weekend (salvo le attività necessarie, come alimentari, farmacie e parafarmacie);
– chiuse palestre, piscine, cinema e teatri (aperti i centri sportivi);
– aperti negozi fino alle 22;
– aperti parrucchieri, barbieri e centri estetici;
– musei e mostre aperti nei giorni feriali;
– impianti sciistici chiusi (fino al 15 febbraio);
– didattica al 100% in presenza per scuole dell’infanzia, elementari e medie;
– didattica in presenza alternata alle superiori;
– riempimento al 50% dei mezzi pubblici.
Le regole in zona arancione
Più stringenti le regole in zona arancione, dove non è previsto un lockdown ma aumentano i divieti. Ecco tutte le regole:
– spostamenti consentiti solo all’interno del proprio Comune (resta consentito cambiare Comune agli abitanti dei Comuni fino a 5mila abitanti, con spostamento possibile fino a 30 chilometri, ad esclusione dei capoluoghi di provincia);
– consentiti anche in questo caso gli spostamenti verso le seconde case, anche in affitto, per il proprio nucleo familiare;
– come nella zona gialla, anche qui è consentito la visita una volta al giorno per due persone oltre a conviventi non autosufficienti o minori di 14 anni, ma solo all’interno del proprio Comune;
– chiusura centri commerciali nel weekend (eccetto servizi necessari);
– chiusura bar e ristoranti;
– asporto dei bar consentito fino alle 18;
– asporto dei ristoranti consentito fino alle 22;
– consegna a domicilio sempre possibile;
– negozi aperti fino alle 22 (ma restano aperti i centri sportivi);
– restano aperti parrucchieri e centri estetici;
– didattica al 100% in presenza per scuole dell’infanzia, elementari e medie;
– didattica in presenza alternata alle superiori.
Le regole in zona rossa
La situazione si fa ovviamente più grave nelle zone della fascia rossa, dove si passa a un semi lockdown. Ecco le regole che vigono in questa zona:
– spostamenti consentiti solo per motivi di lavoro, salute o necessità;
– restano possibili le visite una volta al giorno, tra le 5 e le 22, in due persone oltre a conviventi non autosufficienti o minori di 14 anni nel proprio Comune;
– consentiti gli spostamenti verso le seconde case, anche in affitto, per il proprio nucleo familiare;
– aperti solo supermercati, negozi di beni di prima necessità, farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccherie, lavanderie, parrucchieri e barbieri;
– chiusi negozi, centri estetici, bar e ristoranti;
– asporto dei bar consentito fino alle 18;
– asporto dei ristoranti consentito fino alle 22;
– aperti barbieri e parrucchieri, chiusi i centri estetici;
– possibile la consegna a domicilio;
– didattica al 100% in presenza per scuole dell’infanzia, elementari e prima media;
– didattica a distanza al 100% per le altre medie e le superiori;
– chiusi i centri sportivi (consentito allenarsi solo all’aperto, da soli e nei dintorni della propria abitazione).
Di seguito le infografiche dal governo sui social: