Bambini e ragazzi potranno passare l’estate nei centri estivi, ma seguendo alcune regole anti contagio. Ecco quali sono.
Bambini e ragazzi presto potranno tornare a giocare insieme, anche se a distanza, grazie ai centri estivi. Via libera da parte del governo per l’organizzazione di un luogo di svago per i giovani e un momento di pace per i genitori che, dopo due mesi di lockdown, potranno dedicarsi al lavoro senza la preoccupazione di lasciare i figli a casa da soli.
I centri estivi apriranno ma, per evitare il contagio, bisognerà seguire norme rigide che non piaceranno a tutti. Vediamo insieme quali!
Le linee guida per i centri estivi
Il governo ha pubblicato nella sezione del Dipartimento delle politiche della famiglia un vademecum per organizzare senza rischi il centro estivo 2020 in tutta Italia. Alcune scelte di sicurezza devono ancora essere definite insieme al Comitato tecnico scientifico, altre verranno valutate dalle singole Regioni, ma molte sono già state impostate:
– Non tutti i bambini potranno partecipare. Il pediatra di fiducia dovrà valutare le condizioni di salute e rilasciare un certificato medico da consegnare agli organizzatori.
– Se il numero di iscritti dovesse superare la capienza massima del centro ci dovrà essere una selezione. In questo caso gli organizzatori dovranno privilegiare i ragazzi con genitori in difficoltà , che lavorano tutto il giorno o famiglie monoparentali.
– I ragazzi dovranno essere suddivisi in piccoli gruppi. Non più solo una divisione per fasce d’età . Per mantenere la sicurezza, evitare il contagio o arginarlo facilmente i bambini e ragazzi saranno divisi in gruppi ancora più piccoli e non potranno mischiarsi con altri.
– Più operatori per numero di bambini. Per controllare che i ragazzi seguano le direttive di distanziamento e pulizia gli operatori dovranno essere accuratamente formati e verranno suddivisi come segue. 1 operatore ogni 5 bambini di fascia 3-5 anni; 1 operatore ogni 7 bambini tra i 6 e gli 11 anni; 1 operatore ogni 10 ragazzi con età compresa tra i 12 e i 17 anni.
– Necessario il triage prima di entrare nel centro estivo per bambini e operatori. I bambini e ragazzi saranno accompagnati dai genitori all’ingresso del centro estivo e non oltre, per scongiurare l’ingresso del virus. Tutti dovranno lavarsi e igienizzare le mani e, prima di entrare, verrà loro misurata la febbre. Se la temperatura supera i 37,5 i ragazzi dovranno tornare a casa così come gli operatori.
– Attenzione al distanziamento, all’utilizzo di DPI e all’igiene. Ogni volta che i ragazzi andranno in bagno i servizi saranno puliti e una volta al giorno igienizzati completamente. Dopo ogni attività bisognerà lavarsi e igienizzarsi le mani. Per ora l’uso delle mascherine è ancora certo, anche se il Comitato tecnico scientifico deve informare se l’obbligatorietà verrà estesa a tutte le età .
– Dovranno essere privilegiate le attività all’aperto, sempre separati in gruppi e mantenendo la distanza droplet di almeno un metro. Quando piove invece è consentito stare al chiuso ma i locali dovranno essere areati molto frequentemente.
– Il Bonus Babysitter potrà essere utilizzato per pagare i centri estivi.
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