Regioni in zona gialla dal 6 settembre: quali sono le regioni italiane a rischio dopo il ritorno in giallo della Sicilia.
In Italia si torna a cambiare colore. Già da questa settimana una regione, la Sicilia, è passata dalla zona bianca, che ci ha accompagnati per quasi tutta l’estate, alla zona gialla. E presto potrebbe non è essere più l’unica. I dati che il 3 settembre saranno valutati dalla cabina di regia potrebbero infatti far cambiare il destino di altre regioni già a partire dal 6 settembre. L’attenzione sarà rivolta soprattutto all’occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in area medica, e visto il trend degli ultimi giorni il rischio è forte per diverse regioni.
Regioni in zona gialla dal 6 settembre
Vale la pena ricordare che dallo scorso maggio per entrare in zona gialla i parametri sono cambiati, ed è necessario superare il limite del 10% di posti letto occupati in terapia intensiva e del 15% in area medica. Questi due dati fondamentali vengono osservati nel monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità . E stando alle ultime proiezioni c’è almeno un’altra regione che rischia seriamente il passaggio nella prima zona di emergenza.
Il 31 agosto il portale Agenas aveva sottolineato come in Sardegna i posti in terapia intensiva fossero occupati per il 13% e quelli in area medica per il 15%. Stando così le cose, l’altra grande isola italiana tornerebbe ad essere gialla. Resta da vedere se il dato riportato fosse preciso o approssimato. Per quanto riguarda le altre regioni, a rischio ci sarebbe anche la Calabria, che da giorni è ferma al 9% per la terapia intensiva, mentre per i posti in area medica è al 18%. Ma la situazione più grave continua ad essere quella della Sicilia, arrivata al 23% per i posti in reparto e al 14% in terapia intensiva. L’ombra della zona arancione si fa sempre più minacciosa (sono necessarie percentuali del 20% e del 30%).
Le regole della zona gialla
Ma cosa cambia con il passaggio in zona gialla? La differenza non è grande, ma ovviamente sono presenti più regole e restrizioni. Non ci sono vincoli per quanto riguarda gli spostamenti o il coprifuoco, come ricordato sul sito del governo, e le attività rimangono tutte aperte, con l’eccezione delle discoteche. Ma la grande differenza è che in zona gialla, rispetto alla zona bianca, torna l’obbligo di mascherina anche all’aperto. Inoltre, nei ristoranti torna il limite di sei persone se conviventi e di quattro se non si è conviventi.