La quarta dose del vaccino per chi ha già avuto il Covid? Bisogna farla?

La quarta dose del vaccino per chi ha già avuto il Covid? Bisogna farla?

La quarta dose del vaccino è raccomandata a tutti, anche a chi ha già avuto il Covid: lo chiarisce il ministero della Sanità in una nuova circolare.

Con l’inverno ormai alle porte e il rischio di “triplendemia” ormai alle porte, la situazione dell’emergenza sanitaria in Italia comincia a essere abbastanza confusa. Mentre i contagi sono infatti in aumento, ad oggi la quarta dose del vaccino anti-Covid, il secondo booster, non è stata ancora fatta da moltissime persone che ne avrebbero diritto. Qualcuno infatti continua ad avere il dubbio sull’effettiva necessità di un nuovo richiamo. Chi ha già avuto la malattia, ad esempio, dovrebbe comunque sottoporsi a un nuovo vaccino? A fare chiarezza ci ha pensato il ministero della Sanità attraverso una circolare che chiarisce quando e in che circostanze bisogna sottoporsi alla quarta dose.

Quarta dose Covid: a chi è raccomandata

La prima cosa da chiarire è che il secondo booster del vaccino non è obbligatorio ma è raccomandato, e va somministrato alle categorie destinatarie solo se è già intercorso un intervallo minimo di tempo di almeno quattro mesi dalla prima dose di booster o dall’ultima infezione da Covid successiva al richiamo.

vaccino omicron

Anche chi ha già avuto la malattia, dunque, può e in certi casi dovrebbe sottoporsi alla quarta dose, anche quando la terza è già stata fatta. L’unica raccomandazione è quella di aspettare almeno 120 giorni dall’esito positivo del tampone con cui è stata verificata l’infezione. Questo nonostante il rischio di reinfezione sia basso, ma in costante aumento con il declino dell’immunità.

Perché il richiamo è necessario

Va comunque sottolineato ancora una volta quanto sia importante sottoporsi alla quarta dose del vaccino. Soprattutto in questo momento in cui i contagi sono in risalita e il rischio di un aumento della pressione sugli ospedali, complice il ritorno dell’influenza (e il possibile pericolo “triplendemia“), potrebbe aumentare.

Come ricordato dalle circolari ministeriali, il secondo booster è importante per rinforzare la protezione contro le forme più gravi del contagio. Con il passare del tempo l‘immunità garantita dal vaccino va infatti scemando. Questo rende più alto il pericolo di contrarre la malattia con le sue conseguenze peggiori. Per questo motivo, affinché siano sempre meno necessari i ricoveri ospedalieri, e sempre minori i decessi, è necessario cercare di rafforzare le proprie difese.

Con l’avvicinarsi dell’inverno, dovendo rimanere molto più spesso al chiuso, aumenta il rischio di contagiarsi. La circolazione del virus potrebbe aumentare e per questo motivo diventa ancora più importante sottoporsi alla vaccinazione. E questo vale sia per chi deve ricevere il richiamo sia per chi ancora non ha iniziato il ciclo primario.

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