Quanto guadagna un magistrato?

Quanto guadagna un magistrato?

Ti sei mai chiesto quanto guadagna un magistrato in Italia? Ecco lo stipendio di un giudice ordinario e amministrativo.

Quanto guadagna un magistrato? I magistrati sono i dipendenti pubblici più pagati d’Italia e sono periodicamente messi all’indice. Si tratta di una professione ricca di responsabilità ma che al tempo stesso può regalare ottime soddisfazioni economiche.

Sul finire del 2015 si calcolava che i magistrati godono di una retribuzione annuale media di 142.653 Euro. Nel 2013 gli stipendi complessivi dei giudici aumentò dello 0.3% rispetto al 2012, mentre i dipendenti pubblici del Ministero dell’Istruzione (i dipendenti pubblici meno pagati d’Italia) videro il proprio stipendio decurtato dello 0.3%. Ma scendiamo nel dettaglio e scopriamo insieme tutte le cifre e quanto guadagna un giudice!

Quanto guadagna un magistrato ordinario?

Un magistrato ordinario appena nominato percepisce uno stipendio che va dai 2000 ai 3000 euro mensili. Tale compenso dopo soli tre anni passa a circa 4.000 euro al mese. Da questo momento in poi lo stipendio subirà ogni anno e mezzo circa uno scatto di anzianità, arrivando a toccare i 4.680 euro mensili, senza contare le indennità.

Quando un giudice raggiunge i 20 anni di servizio, può arrivare a guadagnare anche 5.800 euro al mese, e a 35 anni invece le cifre si aggirano intorno agli 8.000 euro.

Quanto guadagna un magistrato di Cassazione?

Un Magistrato di Cassazione, dal momento che si deve occupare sia di Diritto Civile che di Diritto Penale e visto il suo ruolo, molto più delicato, guadagna molto di più. Si parte da un minimo di circa 8.000 Euro mensili che grazie agli scatti di anzianità arrivano, nel pieno della carriera, a oltre 10.000 euro al mese, fino anche a 15.000 euro mensili percepiti verso la fine della carriera.

Come si diventa magistrato?

Aspirare alla carriera di magistrato significa essere pronti ad un corso di studi veramente impegnativo. Innanzitutto è necessario conseguire una Laurea in Giurisprudenza della durata di 5 anni alla fine della quale si dovrà scegliere una specializzazione in magistratura.

Poi, al fine di diventare Magistrato Ordinario, è necessario superare il concorso pubblico per esami indetto periodicamente dal Ministero della Giustizia Italiana.

L’esame consta di due parti: la prova scritta consiste nello svolgimento di elaborati teorici in materia di diritto civile, penale e amministrativo; la prova orale affronta invece argomenti vari in merito a diritto romano, procedura civile e penale, diritto penale, amministrativo, costituzionale, tributario, diritto internazionale pubblico e privato eccetera.

Fondamentale è la conoscenza di una lingua straniera (che viene comunicata al momento in cui si fa richiesta di partecipazione al concorso) tra inglese, francese, spagnolo, tedesco.

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