Cos’è quel fenomeno chiamato spotting premestruale e quanto dura? Scopriamo insieme la natura di questo fenomeno fisiologico.
Di cosa si tratta, prima di tutto? Lo spotting premestruale si traduce in quelle perdite che avvengono qualche giorno prima delle mestruazioni.
Come mai accadono? Generalmente sono dovute ad una carenza di progesterone. In genere per scongiurare questo fastidio, i medici prescrivono integratori progestinici, ovviamente si deve previamente consultare il ginecologo.
Quandos i verifica? In genere da due giorni a una settimana prima del ciclo, le perdite non sono importanti come in caso di mestruazione e il loro colore è normalmente marrone.
La carenza di progesterone può essere altresì causata dallo stress, molto comune nei tempi moderni, oltre che un cosiddetto “ciclo anovulatorio” – ovvero un ciclo senza ovulazione. Questo fatto vuole che il nostro corpo produca meno progesterone del solito, ecco spiegata la natura della carenza.
Quanto dura? In genere da due a tre giorni, ma può anche protrarsi nel tempo. Ovviamente in casi estremi si consiglia, oltre che il consulto con un ginecologo, un’ecografia che sarà da lui prescritta. In questo modo si avrà modo di analizzare la situazione all’interno dell’utero e più precisamente dell’endometrio, per capire se il progesterone lo irrora a sufficenza.