Quanto dura il gonfiore dopo il piercing in bocca? Vediamo quanto bisogna aspettare per tornare ‘alla normalità’ dopo questo trattamento così delicato e complesso.
Tantissime persone amano i piercing, e ne fanno motivo di orgoglio: il piercing aggiunge personalità e carattere, e aiuta a distinguersi dalla massa.
Il piercing si fa per vari motivi: moda, erotismo, tradizione, anticonformismo, spiritualità o adesione a una determinata cultura, e si pratica perforando strati superficiali del corpo per introdurre orecchini, pietre preziose o strass, e ultimamente, anche se è un procedimento abbastanza complesso, si usa farlo anche come elemento decorativo di tatuaggi particolari.
Il piercing in bocca ha origine da alcune tribù dell’Africa e dell’America, e viene spesso praticato come un simbolo di seduzione tribale. Va effettuato in un centro specializzato da un professionista che lavori rispettando le norme di igiene e profilassi che necessita un’operazione simile: è consigliabile prediligere sempre un operatore che usi aghi o attrezzature sterili monouso e applichi orecchini in ferro chirurgico antiallergico: in caso contrario, potrebbero insorgere infezioni molto serie per le quali sarebbe necessaria la rimozione immediata del piercing e una terapia antibiotica o antimicotica.
Dopo aver fatto il piercing, è consigliabile almeno per qualche giorno, consumare alimenti liquidi e freddi, per evitare il sanguinamento della parte perforata e problemi con la piccola ferita inferta dall’orecchino inserito.
Quanto dura il gonfiore dopo il piercing in bocca?
Se la perforazione viene effettuata in maniera corretta il gonfiore di un piercing al labbro, al frenulo delle gengive superiori o inferiori o all’interno della lingua dura al massimo due o tre giorni, periodo dopo il quale la persona che lo ha fatto può tornare alle sue normali abitudini.