Cos’è la tecarterapia: costi, benefici e controindicazioni

Cos’è la tecarterapia: costi, benefici e controindicazioni

Le sedute di tecarterapia servono per accelerare la riparazione dei tessuti con le radiofrequenze: scopriamo i prezzi e le controindicazioni del trattamento.

La tecarterapia è una tecnologia a base di radiofrequenze che generano calore, impiegata per curare patologie muscolo-osteo-cartilaginee. In grado di riattivare i meccanismi autoriparatori del corpo, è molto diversa rispetto alle altre terapie che sfruttano il calore. In questo caso, infatti, la temperatura elevata non proviene da una sorgente esterna al corpo del paziente: la radiofrequenza genera una resistenza, e di conseguenza una sorta di calore interno.

L’obiettivo è quello di accelerare la riparazione tessutale. Utilizzata inizialmente solo in campo sportivo agonistico, grazie alla sua capacità di accelerare i tempi di guarigione dopo un infortunio, è poi divenuta sempre più popolare per curare lombalgie, tendiniti, lesioni e contratture muscolari, sciatalgie e distorsioni. Scopriamo di più!

Costo della tecarterapia: prezzi e durata

Per la tecarterapia i costi per seduta si aggirano sui 25 – 50 euro, in base alla clinica e alla durata. Non è necessaria prescrizione medica, tuttavia sarebbe meglio consultare uno specialista prima di procedere.

Mediamente un trattamento dura tra i 20 e i 40 minuti, in base alla patologia che affligge il paziente:

10/20 minuti sono sufficienti per un trattamento antinfiammatorio;
• un trattamento curativo si aggira intorno ai 30/40 minuti,
60 minuti sono necessari per il mantenimento e la prevenzione.

Generalmente vengono effettuate sedute 3 volte a settimana: un ciclo di 5 – 10 sedute (e quindi 2/3 settimane) è sufficiente per ottenere un buon risultato. Facendo un rapido conto, il costo complessivo si aggira tra i 200 – 300 euro. In molti notano un netto miglioramento già dopo la prima sessione.

Tecarterapia: controindicazioni

Gli effetti collaterali della tecarterapia sono quasi nulli. È un trattamento molto efficace e quasi priva di controindicazioni in quanto assolutamente biocompatibile.
Le sedute non sono dolorose, al massimo si può avvertire calore – il surriscaldamento, tuttavia, non dovrebbe mai risultare fastidioso.

La terapia può essere ripetuta anche più volte al giorno nei casi più gravi. In alcune circostanze viene usata anche come misura preventiva e persino nei bambini (previo consulto con il pediatra).

Devono però astenersi coloro che hanno un pacemaker e le donne in gravidanza. Chi ha protesi metalliche, invece, può effettuare la tecarterapia.

Tecarterapia: come funziona?

Per capire meglio come funziona questa terapia, dobbiamo capire cos’è il tecar.

T.E.C.A.R. è l’acronimo di Trasferimento Energetico Capacitivo e Resistivo, una tecnica riabilitativa abbastanza recente che sfrutta le radiofrequenze e che dà il nome anche al macchinario di cui si avvale.

Mediante il principio del condensatore, viene generato uno spostamento di cariche elettriche, che producono calore e determinano una vasodilatazione nell’interno ai tessuti. Di conseguenza, la vascolarizzazione locale e il maggior afflusso di sangue permettono un maggior apporto di ossigeno e di sostanze nutritive fondamentali per la guarigione.