Come sposarsi in comune: costo e documenti necessari

Come sposarsi in comune: costo e documenti necessari

Scopriamo insieme quanto costa sposarsi in comune, quali documenti servono e tutte le informazioni utili al matrimonio civile.

Sono tante le coppie che scelgono di sposarsi in comune per limitare il costo del matrimonio, religioso in particolare, per scelta o per impossibilità. Sposarsi in comune ha infatti dei costi più contenuti rispetto alle nozze in chiesa, che possono arrivare anche a diverse decine di migliaia di euro, a seconda del tipo di cerimonia. Discorso diverso per il matrimonio civile, ma il totale dipende molto dal tipo di cerimonia che intendete realizzare.

Innanzitutto, solo il sindaco, o un suo delegato, può celebrare un matrimonio civile. Poi, ogni comune, ha le sue tariffe e le sue strutture convenzionate; scopriamo tutti i dettagli.

Quanto costa sposarsi in comune?

Se entrambi gli sposi sono residenti, le pubblicazioni del matrimonio hanno il costo della sola marca da bollo da 16 euro. Se uno dei due sposi non è residente, le marche da bollo da pagare sono due. A questo costo del matrimonio civile, poi, bisogna aggiungere l’affitto della sala comunale, soprattutto se se tratta di una residenza storica (di solito in questa cifra è compreso anche il prezzo del funzionario).

In base al giorno e al luogo si va dai 100 ai 400 euro. Ma è importante anche segnalare che in più o meno tutti i comuni – in determinate date – non vi costerà nulla se non la marca da bollo.

Per risparmiare un po’, ad esempio, non sposatevi di sabato perchè di solito questo comporta un aumento del prezzo.

fedi matrimonio fiori oro bianco

In molti scelgono di firmare in comune e spostare la cerimonia in un altro luogo; altri, invece, di decorare la sala del Comune in base al loro gusto. I costi degli addobbi/ del luogo della cerimonia variano in base alle esigenze.

Potete scegliere di indossare un abito da sposa (e sposo) più semplice rispetto a quelli più pomposi del matrimonio celebrato in chiesa. Idem per i costi delle fedi, dei fiori, del fotografo e del ricevimento: tutti questi “extra” rientrano nelle scelte personali della coppia e dunque non hanno nulla a che fare con i costi inerenti il matrimonio civile, e la sua celebrazione in sé e per sé.

Come sposarsi in comune: i documenti per matrimonio civile

Dopo aver deciso la data, gli sposi devono procedere con la richiesta; poi, ci sarà la pubblicazione e il matrimonio andrà celebrato non prima di 4 giorni dal suo termine e non dopo i 180 giorni. È l’ufficiale di stato civile del comune che chiede la pubblicazione: vediamo come funziona l’iter.

La coppia deve presentarsi in Comune con documenti di riconoscimento, atti di nascita e codici fiscali. Altri documenti, poi, vengono forniti dall’impiegato del comune, tra cui un questionario. Compilato questo, viene emesso un tagliando per il ritiro del nulla osta.

In seguito, il comune espone le pubblicazioni – per 8 giorni – poi rilascia il nulla osta vero e proprio che autorizza il matrimonio. Questo documento andrà portato all’Ufficio di Stato Civile del comune scelto per le nozze, nel giorno scelto.

Tre consigli:

– muovetevi con almeno 6 mesi di anticipo.

– se desiderate sposarvi in un luogo diverso dalla sala comunale dovete fare richiesta e ottenere un’autorizzazione. In mancanza di quest’ultima la cerimonia avrà valore solo simbolico.

– In periodo di Covid-19 i matrimoni non possono essere celebrati come di consueto, quindi è bene osservare il protocollo, che prevede anche il lavoro del Covid manager.