Anche dei denti dritti e sani possono dare un brutto sorriso, se sono sporchi e ingialliti. Il tempo, il tartaro, e soprattutto alcuni cibi acidi, come il caffè, o l’abitudine di fumare, infatti, possono macchiarli. Il dentista però può ridonare loro l’antico splendore
Se davvero non si sopporta più il proprio sorriso, che appare smorto e spento, si potrebbe pensare di prenotare una visita dal dentista per eseguire uno sbiancamento professionale.
Difatti, esistono parecchi rimedi casalinghi che possono servire a ridonare lucentezza allo smalto, ma in genere i risultati non hanno una lunga durata, e comunque il dentista può assicurare anche un bianco più intenso. Ovviamente, però, i costi sono più elevati.
Ci sono due metodi principali di sbiancamento professionale: con la mascherina o con il laser. Nel primo caso, il dentista appronta una mascherina da indossare la notte sui denti, su cui si trova del gel di perossido di carbammide. Nel secondo, il dentista in studio applica sui denti del perossido di idrogeno, esponendolo ad una fonte laser luminosa che lo attiva.
In entrambe i casi, i costi possono variare da studio a studio, ma si aggirano intorno alle € 500,00 e oltre per il trattamento con laser.