Mamma? Sì, ma in completa sicurezza!
L’esame toxoplasmosi in gravidanza è importante, perché permette di prevenire non solo l’aborto o la morte fetale, ma altre gravi conseguenze per la salute del bambino nei primi anni dopo la nascita, quali ritardo mentale, letargia, sordità, ritardo nella crescita o nell’apprendimento.
Una donna in stato interessante dovrebbe prima fare l’esame per vedere se in passato l’ha già contratta e quindi ne è immune. In caso contrario, sottoporsi al test una volta al mese, seguendo alcune regole di igiene e profilassi durante la gestazione specie se ha un gatto in casa: infatti il batterio che causa questa malattia, il Toxoplasma-gondii, si annida principalmente nell’intestino e nelle feci dei felini ma può proliferare anche in verdure e carni crude non lavate in maniera corretta.
Durante il periodo gestazionale sarebbe bene per la donna:
– evitare contatti con animali sporchi;
– non pulire la lettiera del gatto lasciando ad altri questa incombenza;
– praticare giardinaggio se non facendo uso di appositi guanti;
– mangiare cibi crudi o toccarsi la bocca o gli occhi dopo averli toccati.
L’esame toxoplasmosi se effettuato nella asl di competenza per le donne in gravidanza è gratuito, altrimenti il prezzo si aggira sui 25-30 euro.
E’ comunque sempre bene chiedere al nostro medico di base o al ginecologo prima di fare l’esame per la toxoplasmosi: solo lui saprà consigliarci al meglio sulle analisi da effettuare e sull’eventualità di integrarne altre (quali l’esame per il citomegalovirus) per prevenire al massimo qualsiasi tipo di rischio per il nascituro.