Quanto costa abortire in Italia nelle strutture pubbliche e private. Per interrompere una gravidanza ci si può rivolgere all’Asl oppure a cliniche private: ecco le tariffe.
Interrompere una gravidanza, anche se volontariamente, è un momento sempre piuttosto difficile per una donna. Oltre al fattore emotivo, a rendere l’aborto causa di stress è anche la scarsa conoscenza delle procedure e delle eventuali spese da sostenere una volta che si è giunti a una decisione. Ma quanto costa abortire in Italia? L’interruzione volontaria di gravidanza può essere effettuata sia gratuitamente, che a pagamento a seconda della struttura scelta dalla paziente. Chi intenda farlo senza sopportare alcun costo, potrà recarsi negli ospedali pubblici o nelle strutture convenzionate con l’Asl dove la procedura, sia che comporti l’intervento chimico o chirurgico, sarà totalmente gratuita. L’unico costo previsto è quello relativo ai farmaci da assumere nei giorni successivi all’aborto. Chi invece preferisce affidare l’interruzione volontaria di gravidanza a uno staff di medici in una clinica privata, dovrà sopportare un costo che indicativamente varia dai 1000 ai 1300 euro a seconda della struttura. Oltre all’intervento, la tariffa comprende anche l’onorario del medico e l’eventuale degenza.